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Daniil Medvedev perde ancora la testa, choc a Berlino: dove scaglia la racchetta

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Si torna a parlare di Daniil Medvedev, il tennista russo celebre per il suo carattere fumantino. E si torna a parlare di lui per l'ultima sceneggiata, confezionata nel corso di un incontro, perso, in Laver Cup, match in cui si è piegato a Ben Shelton.

Medvedev ha infatti nuovamente perso la testa sul campo indoor di Berlino. Il tutto è avvenuto mentre stava per concludersi il tie-break del primo set: il russo commette un errore, dunque scaglia violentemente la racchetta lontano da sé. E la stessa racchetta finisce dritta dritta sugli spalti, sfiorando i membri della panchina del Team World. Un gesto, inqualificabile, per il quale ha anche rischiato la squalifica, evitata soltanto perché l'arbitro di fatto lo ha graziato.

Un gesto, quello dell'ex numero 1 al mondo, che in una certa misura mostra anche il suo disinteresse nei confronti della Laver Cup, manifestazione che segue la scia della Ryder Cup dove non ci sono in palio punti per la classifica mondiale. Già, perché oltre alle sceneggiate, Medeved non pare particolarmente coinvolto né impegnato: sabato è stato battuto per la prima volta in carriera (era la sesta partita) da Tiafoe, ora la sconfitta anche contro Shelton.

 

 

Dopo il lancio della racchetta, lo stesso Shelton ha invocato provvedimenti contro Medvedev. Come detto, la squalifica ci stava tutta. Eppure Mohamed Lahyani, il giudice di sedia, ha deciso di limitarsi a un warning, una sorta di ammonizione. Per onor di cronaca, va detto che il lancio della racchetta ha anche destabilizzato Shelton, rimontato e battuto al tie-break. Ma alla fine il match lo ha portato a casa lo statunitense, protagonista di una grande partita, il quale ha vinto secondo e terzo set al "super tie-break" per 10 punti a 7.

 

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