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Carlos Alcaraz, la frase sussurrata da Tiafoe per provocarlo: finisce malissimo

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Tutti in campo a Berlino, dove si gioca oggi - domenica 22 settembre - l'ultima giornata della Laver Cup, con il Team Europa che tenta una difficile rimonta contro il Resto del Mondo, in vantaggio 8-4 dopo le prime due giornate di sfide. Sabato, l'unico punto per la squadra guidata da Bjorn Borg è arrivato grazie alla vittoria di Carlos Alcaraz contro Ben Shelton in singolare, con un netto 6-4/6-4 che aveva momentaneamente portato il punteggio sul 4-4. 

Durante il match di Alcaraz, gli avversari hanno cercato in tutti i modi di metterlo sotto pressione, provando anche una sorta di tattica psicologica da attuare durante i cambi di campo. L'idea? Far dire a Shelton: "Stai giocando come Federer" per cercare di destabilizzare il campione spagnolo. Ma i risultati non sono stati quelli sperati...

Una delle peculiarità della Laver Cup è che i compagni di squadra, insieme al capitano, possono offrire consigli e incitamenti ai giocatori durante i cambi di campo. E così Frances Tiafoe ha deciso di dare una mano a Shelton dalla panchina, suggerendogli una mossa astuta: "Al 100%, quando lo incroci a rete fallo ridere e digli: Stai giocando come Federer. Ma dillo lentamente in modo che capisca", ha consigliato Tiafoe, cercando di trovare una chiave per disturbare Alcaraz insieme al suo connazionale.

 

Shelton ha accettato il consiglio con entusiasmo, rispondendo: "Vi prometto che sbaglierà il primo servizio. Gli dirò: Roger ne sarebbe orgoglioso". Tiafoe ha confermato: "Sì, digli ‘Roger sarebbe orgoglioso'", mentre il capitano del Resto del Mondo, John McEnroe, sorrideva divertito in silenzio. Shelton, fiducioso, ha fatto quanto stabilito. E così, quando ha ha incrociato Alcaraz a rete, ha detto la frase concordata. Il risultato? Lo spagnolo ha sorriso e poi ha effettivamente mandato fuori il primo servizio. Tuttavia, l'efficacia del "piano" si è subito esaurita: Alcaraz ha continuato a dominare il match, chiudendo la partita in due set. Insomma, non c'è storia...

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