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Daniele De Rossi esonerato, rivolta nello spogliatoio della Roma: chi si schiera con lui

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L’addio di Daniele De Rossi alla Roma non è passato inosservato. Se l’ex capitano giallorosso ha detto tristemente “Ora non tornerò più” mentre sgomberava il suo armadietto di Trigoria, dopo poco lo spogliatoio si è schierato contro la società per evitare l’addio dell’ormai ex allenatore. Protesta però non accolta dalla società che ha proceduto a ingaggiare Ivan Juric, in uscita dal Torino dopo tre stagioni, con un contratto fino alla fine della stagione. 

Chi non ha accettato di buon grado l’addio di De Rossi sono stati in particolare Mancini e Pellegrini che, su delega dell'intero spogliatoio, hanno avuto un intenso confronto con il club dove hanno manifestato la loro contrarietà per la scelta fatta ma non solo. I due, ha scritto il Corriere dello Sport, hanno chiesto perché si è deciso per l'esonero solo lunedì. Insomma, non un ambiente facile per Juric che sarà impegnato domenica alle 18 contro l’Udinese, dove non ci sarà la Curva Sud, che contesterà rimanendo fuori dall’impianto. "È arrivato il momento di farci sentire — è la nota della società — La Curva Sud invita tutti i tifosi di qualsiasi settore a partecipare alla contestazione, che vedrà la stessa Curva Sud rimanere fuori dallo stadio per la prima mezz’ora della partita".

 

 

Sull’addio di De Rossi ha parlato anche Radja Nainggolan, che si è scagliato contro la società nell’intervista a Il Tempo: "L'esonero di De Rossi mi sembra una barzelletta, non è giustificabile con il fatto che ha fatto tre pareggi in quattro partite, alla fine ne ha persa soltanto una — ha detto il belga — Gli avrei dato molto più tempo, perché l'anno scorso quando è subentrato la squadra giocava molto meglio rispetto a quando c'era Mourinho. Gli fai tre anni di contratto e dopo quattro giornate lo cacci, secondo me c'è qualcosa dietro".

 

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