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Sinner, il fango della russa Kasatkina: "Cosa sa il mio allenatore italiano"

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Il caso della positività al Clostebol di Jannik Sinner continua ancora a far parlare, con dichiarazioni da parte di altri sportivi. Dopo Nick Kyrgios, Denis Shapovalov, Roger Federer, Carlos Alcaraz e Andy Roddick, ora anche la tennista russa Dar'ja Kasatkina ha sollevato dubbi non solo sul caso Sinner, ma sull’intero sistema antidoping italiano: “Jannik è capace di assumere i migliori avvocati, persone che risolveranno tutto — ha detto in un podcast — Questo è, senza dubbio, il suo vantaggio”. Ma la rivelazione più sorprendente arriva quando Kasatkina menziona altri presunti casi di doping in Italia: “Il mio allenatore è italiano e conosce altri incidenti di cui noi non siamo a conoscenza — ha aggiunto — C’erano altri due giocatori italiani, un uomo e una donna, trovati positivi alla stessa sostanza”.

Secondo Kasatkina, la tennista menzionata non sarebbe riuscita a evitare la squalifica perché non sapeva da dove provenisse la sostanza, mentre il giocatore maschile, conoscendone l’origine, avrebbe presentato prove in 24 giorni, continuando a giocare nel frattempo. “Fu un caso simile”, ha affermato la russa, prima della provocazione finale: “Non capisco perché in Italia continuino a essere trovati positivi alla stessa sostanza — ha concluso — Non lo so, ma credo sia possibile, perché essere scoperti così è una vera sciocchezza”.

 

 

 

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