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Jannik Sinner, frecciata-Magnini sul caso-doping: "Tutti gli atleti dovrebbero avere quella possibilità"

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Anche lui, come Jannik Sinner, ha dovuto soffrire per un caso legato alla positività al doping, prima di essere scagionato con assoluzione piena. Stiamo parlando di Filippo Magnini, che ha parlato del contagio dovuto al Clostebol dell’altoatesino pronunciando parole schiette e decise: “Una volta scoperta la positività, in tre anni ho pianto ogni giorno — ha ammesso Magnini — nel momento peggiore ho perso sette chili: fortunatamente ero uno tra i pochi atleti a potermi garantire economicamente una difesa. Quanti potrebbero farlo oggi?”. E ancora. “Sono contento per lui, sono sicuro che non c’è stato alcun doping — ha aggiunto Magnini di recente — ha avuto una federazione potente alle spalle, la possibilità di dire la sua, è stato ascoltato e creduto: dovrebbe essere un'opportunità consentita a tutti gli atleti”.

Intanto lunedì 16 settembre Sinner ha presentato sui social il nuovo fisioterapista e preparatore medico, ovvero Mario Panichi e Ulisse Badio. Lo ha annunciato il numero 1 del mondo con un post su Twitter: "Benvenuti nella squadra Marco e Ulises".

 

 

Tutti e due hanno fatto parte in passato del team di Djokovic. Panichi prenderà il posto di Umberto Ferrara, Badio quello di Giacomo Naldi, i due esclusi dal gruppo dopo la nota vicenda della positività al Clostebol e la successiva assoluzione da parte dell’Itia. Affiancheranno Vagnozzi e Cahill nel box a partire dai tornei in Cina: i prossimi due appuntamenti saranno l'Atp 500 di Pechino e il Masters 1000 di Shanghai.

 

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