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Jannik Sinner, il colpaccio: ora Baldi e Panichi lavorano per lui

Leonardo Jannacci
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Strano ma vero: c’è un obiettivo che Jannik deve ancora centrare e al quale tiene parecchio, è una grande vittoria in Italia. Gli Internazionali d’Italia di Roma gli sono sempre sfuggiti per sconfitte inattese e un’anca dolorante mentre le Finals di Torino lo hanno visto beffato un anno fa, in finale, da Nole Djokovic. Quindi il numero 1 del mondo ha una sola idea in testa, quella di trionfare alle prossime Finals in programma dal 10 al 17 novembre al Pala Alpitour torinese.


Per arrivare al top ha stilato un programma preciso: qualche giorno di riposo e di golf a Montecarlo, un salto alla Milano Fashion Week e via in Cina, dove si è iscritto sia al torneo 500 di Pechino che al 1000 successivo di Shangai. Quindi giocherá il 500 di Vienna e il 1000 di Parigi Bercy, le Finals 2024 per le quali Sinner, con i suoi 9.000 punti in cassaforte, ha un distacco incredibile sul secondo, Alexander Zverev, fermo a 6115 punti, e su Alcaraz, Medvedev e Fritz, salito prepotentemente al quinto posto dopo la finale di New York. Allora Jannik chiuderà questo 2024 incredibile, iniziato da ragazzo e che finirà da uomo fatto a Malaga (19-24 novembre), con la maglia dell’Italia addosso per cercare di rivincere la Davis. Dove, nei quarti, troveremo Australia o Argentina.
In questi giorni Jannik, insieme al suo coach tattico Simone Vagnozzi - l’altro coach tecnico, Darren Cahill lo raggiungerà in Cina ha anche definito il nuovo staff dopo il licenziamento del fisioterapista Giacomo Naldi e del preparatore atletico Umberto Ferrara coinvolti nel caso Clobesol. La scelta è caduta su Marco Panichi, per anni preparatore di Nole Djokovic, e sul fisioterapista argentino Ulises Badio. Una foto postata sui social ha ufficializzato l’assunzione di questi professionisti di altissimo livello.

 



CV DI PESO
Panichi è un preparatore top nel mondo del tennis, conosciuto e inseguito negli anni dai campioni.Ha un passato anche da sportivo, nell’atletica dove ha vinto due campionati italiani di salto in lungo. Questo 60enne romano è poi un studioso della materia: si è laureato in “Sport Coaching e Psicologia nello sport” presso la NSU University, in Florida e il vero salto l’ha fatto nel tennis curando i preziosi muscoli di star della racchetta quali Angelique Kerber (vincitrice a Wimbledon), Fabio Fognini, Simone Bolelli, Philipp Kohlschreiber, Na Li, Francesca Schiavone (trionfatrice al Roland Garros), Daniela Hantuchova. Ma, soprattutto, ha allenato per 7 anni Nole Djokovic quando ha prima avvicinato e poi superato nel numero degli Slam vinti sia Federer che Nadal. Dal serbo è stato licenziato la scorsa primavera e Sinner, vista la necessità, ha subito puntato su Panichi: lo ha incontrato in segreto a Montecarlo e gli ha fatto un’offerta che non poteva rifiutare. «Fisicamente Jannik è molto simile a Nole, si muove negli spazi con la stessa semplicità. È un fenomeno», ha detto Panichi che, per seguire Sinner, ha mollato il giovane cinese Shang, allenato sino agli US Open. L’occasione di allenare nuovamente un numero 1 del mondo era troppo ghiotta.


Con Panichi debutterà a Pechino nel box di Sinner anche un nuovo fisioterapista: si tratta di un uomo della Pampa, quell’Ulises Badio che conosce Panichi e ha curato a lungo i muscoli di Nole. Nel 2021, con l’asso serbo seriamente infortunato, fece un miracolo prima dell’Australian Open: in poche ore lo rimise in piedi e Djokovic vinse quell’edizione dello slam dedicandogli la vittoria: «Uli, un grazie speciale». Badio, con sangue torinese nelle vene da parte del padre muratore, vanta pure un’esperienza importante nel calcio, a Valencia. Esperto e studioso di medicina cinese, è laureato in kinesiologia e fisioterapia ed esercita terapia manuale e chiropratica, oltre che agopuntura. L’invincibile armata di Sinner è ricomposta e più completa che mai: da Pechino, a maggior ragione, non vorremmo mai incontrare il ragazzo di Sesto Pusteria su un campo da tennis. Al massimo a un tavolo da ping-pong.

 

 

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