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Kyrgios fuori controllo: "Come diavolo ci sono riusciti?", non attacca solo Sinner

Roberto Tortora
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Evidentemente Nick Kyrgios ama stare al centro dell’attenzione e, a prescindere da chi sia il suo bersaglio, le parole che pronuncia non sono mai tenere. Non solo contro Jannik Sinner per il caso Clostebol, ma ora anche contro i “big three” del tennis Roger Federer, Rafa Nadal e Novak Djokovic.

Queste le parole del tennista australiano di origini greche e malesi al podcast di Tennis Insider Club: "Non credo che Federer, Nadal o Djokovic abbiano mai pensato che potessero perdere contro di me, penso che loro si guardino indietro e ragionino su come diavolo siamo riusciti a perdere contro di me, non ero molto professionale e di certo non mi dedicavo al tennis. Era l'inizio della mia carriera. Non ho mai pensato di diventare un professionista, ho iniziato a giocare a sette anni e sono arrivato a circa 15 anni, ho scalato le classifiche e sono diventato numero uno al mondo juniores".

 

 

 

Fermo da oltre un anno per un infortunio al polso, Kyrgios ha fatto molto parlare di sé negli ultimi tempi per le critiche feroci a Jannik Sinner per il caso Clostebol a Indian Wells, per il quale peraltro è stato scagionato da ogni accusa, pur perdendo i punti del torneo. L’australiano ha chiesto addirittura 2 anni di squalifica per l’altoatesino e, insieme a lui, i più ostici sono Tallon Griekspoor e Denis Shapovalov.

 

 

 

Anche l'ex numero 1 del tennis femminile, Lindsay Davenport, si è detta "sconvolta" dalla clemenza dei giudici. E se Nole Djokovic e Carlos Alcaraz, pur timidamente, hanno semplicemente accettato le sentenze, pur avanzando qualche dubbio, c'è chi come Casper Ruud ha difeso a spada tratta Jannik Sinner. Secondo il 25enne norvegese, ex numero 2 al mondo nel 2022, "basta leggere le carte". Secondo l’allenatore Vincenzo Santopadre, in tanti parlano e puntano il dito solo “per invidia e gelosia”.

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