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Matteo Berrettini, le lacrime dopo la vittoria in Coppa Davis: "È speciale per mille ragioni"

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Matteo Berrettini è tornato. L'azzurro ha sconfitto in rimonta (3-6, 6-2, 7-5) un valido Alexander Blockx e poi si è lasciato andare a tutte le sue emozioni. L'italiano ha portato avanti il suo Paese nella sfida contro il Belgio, nel match che può essere già decisivo per la qualificazione alle Finals di Coppa Davis. Una partita rocambolesca, dove il romano è stato in grado di ribaltare completamente il risultato. Il primo set lo ha perso, poi nel secondo e nel terzo ha costretto il belga ad alzare bandiera bianca.

"Una vittoria speciale per mille ragioni - ha commentato Berrettini -, sono solo contento di aver vinto. Io non sono partito al meglio, però il tennis è uno sport strano, un po' troppi pensieri questa volta. Sono orgoglioso della maniera in cui ho lottato, senza di loro (indica i tifosi) sarebbe stato impossibile. Se non fosse stata una partita di Davis, non sarebbe finita così. I miei compagni sono come una famiglia per me, come dice il capitano. Tanti dei ragazzi li conosco da quando siamo più piccoli e siamo cresciuti insieme. Giocare per l'Italia, davanti a voi, è un sogno che diventa realtà: anche per questo - ha poi aggiunto - l'emozione alla fine".

 

 

Intervistato da Sky Sport, Berrettini ha anche speso delle belle parole per Flavio Cobolli, che fra poco farà il suo debutto in Coppa Davis. "Fa strano pensarlo - ha spiegato l'azzurro -. Sono super orgoglioso di ciò che stiamo facendo. Io e Flavio siamo cresciuti pensando che diventare top 100 fosse un obiettivo quasi impossibile, adesso siamo tutti giocatori fortissimi e Volandri ha l’imbarazzo della scelta. Flavio è uno di quelli, un ragazzo speciale che è cresciuto insieme a me: suo padre mi ha allenato! Era emozionante vederlo mentre si scaldava, mi faceva il pugno e mi sono detto che dovevamo breakkare Blockx! Questa - ha concluso - è la Davis!".

 

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