Jannik Sinner, altra stoccata di Pietrangeli? "Ai miei tempi non c'era il doping"
"Non solo non sono geloso di Jannik Sinner, ma gli auguro di battere tutti i miei record, eccetto quello della Davis". Nicola Pietrangeli, ex leggenda del tennis italiano, è tornato per l'ennesima volta a parlare del numero uno al mondo. L'ex giocatore ha colto l'occasione per allontanare tutti le voci che lo danno ai ferri corti con l'altoatesino. Il fresco 91enne ha parlato anche del docufilm sulla sua vita, che è stato presentato al circolo Tennis Bologna. "Tutto ciò che viene descritto è vero - ha spiegato Pietrangeli -. È divertente perché c'è la storia dello sportivo, del giocatore di tennis e quella dell'uomo, diciamo un po' meno sportivo".
L'ex giocatore ha poi sottolineato le differenze tra la sua epoca e quella dominata dal Jannik Sinner. "Sono cose diverse ma niente di così grave - ha ricordato Pietrangeli -. Se volessi fare una battuta non c’è mai stato doping, un argomento di cui si parla molto in questi giorni. Sia perché allora non c’erano i soldi per comprarlo, poi non mi interessava. È la storia di una bellissima vita - ha poi aggiunto -, anzi diverse bellissime vite".
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Poi una carezza nei confronti del numero uno al mondo. "Fino a questo momento ha pareggiato tutto quello che ho vinto, ma quello della coppa Davis non si può battere - ha evidenziato Pietrangeli -. Qualcuno ha detto che ho detto cattiverie o che rosico ma sarebbe assurdo. Questo ragazzo sta andando sulla luna, forse il prossimo anno le partite si cominceranno sul +15 per gli altri per dare loro un vantaggio iniziale, ha 23 anni, in campo è perfetto, è miliardario, mi viene solo da pensare che se avessi giocato oggi - ha poi concluso - sarebbe stato meglio".