Jannik Sinner, dove dorme (e come si sveglia): l'unico "vizio" in Alto Adige
Dopo il trionfo più dolce e più difficile, quello agli Us Open affrontati nel bel mezzo della tempesta del caso-Clostebol, Jannik Sinner si gode qualche breve giorno di riposo. Lo fa a casa dei suoi genitori, in Alto Adige, a Sesto Pusteria, dove ha visitato la zia malata a cui ha dedicato il trionfo a Flushing Meadwos, con le parole toccanti spese sul campo centrale al termine della partita con Taylor Fritz, il padrone di casa liquidato in tre set.
Sono giornate decisive, per Jannik, importantissime: i pochi giorni che può trascorrere nei suoi luoghi servono per ricaricarsi, per assorbire l'energia che solo i luoghi dell'infanzia sono in grado di trasmettergli, tra i suoi genitori e quelle che sono le sue radici. Giorni in cui, assicura La Gazzetta dello Sport, il 23enne numero 1 al mondo si concede un "vizio". Quale? Dormire nel suo letto senza mettere la sveglia, come adora fare. Dunque le passeggiate nel bosco con la sua ristretta cerchia di amici, attentissima alla privacy di Jannik, proprio come lo è lui.
"Se non ti godi il momento della vittoria è tutto inutile. Quando raggiungi certi traguardi te li devi godere. Non c’è una regola su quanti giorni prenderti. Io e il mio team ci conosciamo bene, sappiamo che dopo questo torneo mi serviranno 4-5 giorni liberi in più del solito", spiegava sempre Sinner dagli Us Open. E questi 4-5 giorni, come detto, li passa in famiglia.
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La ripartenza è fissata per sabato, giorno in cui Jannik dovrebbe unirsi agli azzurri impegnati nella Coppa Davis: domenica sarà in tribuna per tifare Italia nella sfida contro l'Olanda. A guidare la nostra squadra, ora, Matteo Berrettini, al quale Sinner ha recentemente promesso: "Vinceremo ancora la Davis, insieme". Un obiettivo importante, per Jannik. Obiettivo importante come la prima grande gioia in Italia: a Sinner, infatti, manca ancora il trionfo in un torneo che si disputa nel Belpaese. Lo scorso anno perse la finalissima delle Finals di Torino contro Novak Djokovic, così come a Roma non ha mai vinto (quest'anno è stato costretto al forfait). E il trionfo in Davis dell'anno scorso è sì "azzurro", ma le finalissime contro la Serbia si giocarono a Malaga. Insomma, l'agenda con gli obiettivi di Jannik Sinner è molto chiara...
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