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Nations League, Israele-Italia: contestazione sugli spalti

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Poteva mancare la contestazione nel match di Nations League tra l'Italia di Luciano Spalletti e la nazionale di Israele? La seconda gara del girone azzurro è iniziata con un gesto che è destinato a far discutere. E non poco. Alcuni tifosi italiani presenti nello stadio Bozsik Arena di Budapest, non appena si sono sentite le prime note dell'inno di Tel Aviv, hanno pensato bene di inviare un chiaro segnale sulla guerra in Mediorente. Come? Si sono girati di spalle.

Non si è trattata di una protesta colossale. I tifosi, in fin dei conti, erano solo una cinquantina. Ma il gesto è nato come segno di protesta. Per forza di cose, le gare casalinghe di Israele non si possono giocare in Medioriente per ragioni di sicurezza. E quindi la nazionale di Tel Aviv è costretta a Budapest. L’Ungheria, infatti, è l'unico Paese che garantisce non solo la sicurezza. Ma anche l'assenza di proteste e di bandiere palestinesi allo stadio. 

 

 

Ora c'è attesa di vedere che cosa succederà quando il match dovrà disputarsi nel nostro Paese. Italia-Israele è infatti prevista per il prossimo 14 ottobre a Udine. Ma il sindaco della città non ha voluto dare il patrocinio all'evento. Inoltre, è stata anche annunciata per il pomeriggio del match una manifestazione pro Palestina con un corteo nel centro di Udine.

 

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