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Jannik Sinner, martedì viene sospeso? La bomba doping sta per esplodere

Roberto Tortora
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Da qui a domenica Jannik Sinner potrebbe aggiungere il suo secondo Slam di un fantastico 2024. Per farlo dovrà superare prima l’ostacolo Draper, poi, eventualmente, uno tra Fritz e Tiafoe. C’è, però, una spada di Damocle che pende sulla serenità dell’altoatesino e cioè la possibilità per Wada e Nado, cioè l’agenzia internazionale e nazionale anti-doping, che entro oggi possono appellarsi contro la sentenzia di assoluzione dalla positività al clostebol durante Indian Wells proclamata dalla International Tennis Integrity Agency.  

Da quando, era il 20 agosto, Sinner fu dichiarato non-colpevole, sia la Wada che la Nado si sono trincerate nel più assoluto dei silenzi. La Wada, però, ha chiarito a Fanpage.it: “"Come facciamo con tutti i casi, esaminiamo attentamente questa sentenza e ci riserviamo il diritto di presentare ricorso al CAS, se opportuno". Agli albori di US Open, lo stesso Sinner ha ammesso quanto siano stati difficili mentalmente gli ultimi mesi, anche se la ricostruzione del suo caso è stata rapida: negligente il fisioterapista Giacomo Naldi, che effettuò un massaggio al campione senza guanti e con un dito infortunato su cui aveva applicato una pomata che è stata fatale a Sinner, risultato positivo alla sostanza proibita, anche se solo per meno di un miliardesimo di grammo.

 

 

Inevitabile il licenziamento di Naldi e quello del preparatore atletico Umberto Ferrara. Il tennista italiano, comunque, ha ricevuto una decurtazione di punti e del premio di Indian Wells. La leadership nel ranking per il 2024, però, è salva. Se la Wada e la Nado dovessero decidere di rivolgersi al TAS di Losanna, per Sinner il calvario proseguirà, in caso contrario potrà chiudere definitivamente questa storia e provare a conquistare Flushing Meadows, per ribadire che il più forte di tutti è lui.

 

 

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