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Jannik Sinner, tifosi ostili agli Us Open? "Ecco quello che penso": una risposta eccezionale

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Tutto tranne che semplice, questo Us Open, per Jannik Sinner. L'azzurro infatti ci è arrivato dopo la vicenda Clostebol, le ombre e le accuse di doping, nonostante la piena assoluzione. Difficile, soprattutto è difficile metabolizzare le critiche e i graffi di quei colleghi che pensava essere amici. Tant'è, ora il 23enne di San Candido sta per affrontare i quarti di finale contro Daniil Medvedev, quella che in molti considerano una finale anticipata. Jannik, insomma, ad ora ha risposto sul campo: un solo set perso in tutto il torneo, il primissimo in assoluto che ha giocato.

Il punto, però, è che Sinner negli ottavi di finale contro Tommy Paul, americano e padrone di casa, ha dovuto fare i conti anche con il pubblico: non solo l'ovvio tifo per il loro connazionale, ma anche un atteggiamento spesso ostile, qualche fischio e altrettanti mormorii, proprio dovuti alle ombre lasciate dalla vicenda Clostebol, anche se di ombre sembrano non essercene affatto. Ma, è cosa nota, così va il mondo dello sport.

 

E nella conferenza stampa che ha preceduto l'incontro con Medvedev, è stato chiesto a Sinner cosa ne pensa dell'atteggiamento del pubblico. La risposta dell'azzurro è stata perfetta, esemplare. Come sempre. "Giocare di sera è sicuramente diverso rispetto a giocare di giorno, ma è stato bello - ha premesso -. È sempre difficile affrontare un giocatore americano su questo campo, poi nelle sessioni serali c’è sempre un po’ più di atmosfera. Ma se io gioco a Roma o in Italia, è uguale. È sempre un onore far parte di una partita serale, c’è tanta responsabilità", ha tagliato corto, senza accuse né dita puntate.

E ancora, sul tifo "di parte", ha aggiunto: "Credo sia importante rendersi conto che i giocatori sono due e che per fare una bella partita servono entrambi. Ovviamente non è semplice, soprattutto quando magari ho un set point e lui lo salva, o delle palle break, ma i tifosi americani non hanno niente contro di me. Tifano solo per un giocatore di casa, che è normale. Per me è tutto tranquillo", ha concluso Jannik Sinner. Da applausi, come sempre.

 

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