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Jannik Sinner e l'attacco di Kyrgios: "Ho informazioni interessanti su un buon metodo per doparsi"

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Niente da fare, le voci su Jannik Sinner dopo la positività al Clostebol non accennano a placarsi. Ad alimentarle nelle ultime ore ci ha pensato di nuovo Nick Kyrgios, che dopo le sparate alla notizia dell’ufficialità di due lunedì fa (“Ci vorrebbero due anni di squalifica per lui”), in un coro di protesta lanciato insieme al canadese Denis Shapovalov (“Regole diverse per giocatori diversi. Non riesco a immaginare cosa stiano provando in questo momento tutti gli altri giocatori che sono stati squalificati per sostanze contaminate”) ha di nuovo lanciato su X un messaggio polemico contro il 23enne altoatesino.

In questo caso la polemica segue con un attacco ad Andy Roddick, che qualche giorno fa durante il suo podcast aveva preso le difese di Sinner: "Lui è il migliore del mondo — le parole dell’ex tennista — non avrebbe mai rischiato tutto”. L'australiano ha condiviso su X un articolo in cui si parla del caso doping nel mondo del tennis e subito dopo ha chiesto manforte a un blogger molto noto sulla piattaforma, famoso per la grande community che ha creato a sostegno di Djokovic. Uno scambio di battute che punta a mettere in cattiva luce Sinner: "Alcune informazioni davvero interessanti su quanto velocemente questo entra ed esce dal tuo sistema — si legge — ‘Un miliardesimo di grammo’ tutte queste s*****e, ci sono dei professionisti che dicono che gel e creme sono un buon modo per doparsi".


 

Dopo le sue parole, molti utenti hanno replicato smentendo tutto ciò che aveva detto e fornendogli un'interpretazione più accurata dell'articolo che aveva letto. In questo caso, inoltre, è intervenuta direttamente la piattaforma X per correggere le sue affermazioni. In una nota infatti si legge che "Il rapporto afferma che non c'è stato alcun miglioramento delle prestazioni — un passo —  il professor David Cowan: ‘Anche se la somministrazione fosse stata intenzionale, le piccole quantità che probabilmente sono state somministrate non avrebbero avuto […] alcun effetto dopante rilevante o di miglioramento delle prestazioni sul giocatore'". Parole che smentiscono tutte le accuse mosse dall'australiano che, nonostante tutto, continua la sua campagna d'odio online verso Sinner.

 

 

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