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Lukaku, colpo di scena: "Aspetta il semaforo verde", cosa cambia in poche ore

Pasquale Guarro
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Sarà che entrambe necessitavano di una rivoluzione, ma stadi fatto che Napoli e Juventus hanno fatto la voce grossa in questo mercato estivo, spendendo quanto in Serie A nessuno avrebbe mai osato/potuto fare: circa 350 milioni di euro in due. Gli azzurri sono ancora alle prese con la vicenda Osimhen (25) ma De Laurentiis sta rispondendo con i fatti alle critiche che la tifoseria gli rivolge ormai da anni, accusandolo di non spendere abbastanza. A Torino, invece, hanno fatto all-in sul centrocampo: dovesse arrivare anche Koopmeiners (26), i bianconeri spenderebbero complessivamente 130 milioni per la linea mediana, suddivisi tra Thuram (23), Douglas Luiz (26) e l’olandese, per l’appunto. Prendiamo in considerazione affari non ancora conclusi ma che sembrano però destinati alla fumata bianca.
 

SCOMMESSE
Napoli e Juve hanno scommesso su un nuovo allenatore: triennale da 3,5 milioni per Thiago Motta. Stessa durata, con ingaggio da 6,5 milioni a stagione, per Antonio Conte. Investimenti che a lordo risultano ancora più considerevoli, circa 18 milionI totali per il tecnico bianconero (che può ancora usufruire del decreto crescita), mentre si sale a 35 per il salentino. Ma il grosso degli investimenti è stato previsto per i cartellini, dove la Juve non conosce rivali: ha investito circa 200 milioni nel mercato in entrata (sempre considerando i 60 di Koopmeiners), facendo impallidire anche qualche club di Premier. Certo, bisogna fare i conti con gli ingaggi liberati, gli ammortamenti risparmiati e le cessioni, ma l’impegno economico rimane enorme.

 


Il Napoli con gli acquisti di Lukaku (31) e McTominay (27) potrebbe rispondere con circa 140 milioni investiti. E anche in questo caso parecchio denaro arriverà (o comunque, dovrebbe arrivare) dalla cessione di Victor Osimhen, valutato non meno di 100 milioni dagli azzurri. Ma quando siamo a pochissimi giorni dalla chiusura del mercato, chi si presenterà con un assegno di questa portata? Dall’Arabia, per esempio, si sono fatti vivi con un’offerta da 60 milioni di euro. La questione è delicata e Calenda, agente del calciatore, ha contribuito a renderla ancora più spinosa:«Osimhen è un giocatore del Napoli, con un contratto rinnovato recentemente con reciproca soddisfazione. Ha fatto la storia in azzurro e quando ci sono state offerte importanti (anche quest’anno) abbiamo sempre accettato le decisioni del club. Come ho già detto non è un pacco da spedire lontano per fare spazio a nuovi profeti. Victor è stato eletto calciatore africano dell’anno, ottavo al Pallone d’oro, ha ancora tanto da dire in Europa. Serve rispetto ed equilibrio». Il nuovo profeta di nome fa Romelu e in effetti attende che quel semaforo diventi verde per poter scattare verso sud.

Anche la Juve ha la sua grana da gestire, sicuramente meno ingombrante, ma comunque fastidiosa: la questione Chiesa (26) non si è ancora sbloccata. Il calciatore ha un accordo con il Barcellona che però al momento non può offrirgli alcuna certezza in merito al tesseramento, ma nelle ultime ore è emerso anche un interessamento del Liverpool. Sembrano dettagli, ma non lo sono: la mancata uscita di Chiesa, infatti, potrebbe creare qualche difficoltà alla Juventus, che al suo posto vorrebbe Sancho (24). E lo stesso vale per il Napoli, che produrrà l’affondo per Lukaku e McTominay una volta sistemata la faccenda Osimhen. Probabilmente accontentandosi di meno rispetto al reale valore.

 

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