Sinner e il Clostebol, parla il fisioterapista cacciato: "Io professionale al 100%, fa male"
"Io professionale al 100%, fa male non essere più nel team di Jannik Sinner". Scaricato pochi giorni fa dall'altoatesino numero 1 del tennis mondiale, il fisioterapista Giacomo Naldi si sfoga con un duro post sulla sua pagina Instagram.
Naldi è di fatto il responsabile del Clostebol-gate: Sinner era risultato positivo a un controllo anti-doping lo scorso marzo a Indian Wells e anche grazie allo stesso fisioterapista che lo seguiva da 2 anni è risalito alla "contaminazione": Naldi si era ferito a un dito e aveva utilizzato uno spray contenente la sostanza dopante, trasferita nell'organismo di Sinner dopo un massaggio.
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Anche per questo, di fatto, la Itia - International Tennis Integrity Agency, ha "graziato" il rosso di San Candido togliendogli semplicemente i punti conquistati in quel torneo, ma senza squalificarlo. Tra pochi giorni Sinner inizierà l'avventura agli Us Open e proprio da Flushing Meadows ha annunciato la separazione da Naldi e dal preparatore fisico Ferrara: "A causa di quell'errore è venuta meno la fiducia", ha spiegato.
"È proprio vero che esistono due binari della giustizia: quella vera sancita dai Tribunali e quella (purtroppo più efficace) sancita dai media - replica oggi Naldi, dopo giorni di silenzio assoluto -. Quest'ultima troppo spesso superficiale e raramente basata sui fatti concreti, che in questo caso, peraltro, sono pubblici. Da spettatore mi sono sempre chiesto quale fosse l'obiettivo di spettacolarizzare le vicende giudiziarie, se non quello di giudicare, creare o distruggere le persone e la loro reputazione. Oggi che ne sono protagonista, ne ho la conferma!".
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"Un anno e mezzo fa mi sono unito ad un gruppo di lavoro fantastico, composto da brave persone, grandi professionisti, compagni di viaggio - prosegue -. Con loro ho vissuto momenti di gioia e dolore, condiviso emozioni, assaporato vittorie e sconfitte. Con le persone di questo gruppo, ho creato un legame forte, ma soprattutto ho potuto raggiungere traguardi storici, che ci hanno portato nella storia del tennis italiano". "Sono orgoglioso di aver fatto parte di questo grande Team, consapevole di aver dato il massimo, di essere stato professionale al 100% ma anche di aver dato di più, perché quando ci metti il cuore è certo che dai di più. Fa male pensare di non esserne più parte, dura non essere nel box con voi e tifare per Jannik, ma dovrò abituarmici in fretta".
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Quindi il congedo, citando tutti i compagni di questo entusiasmante viaggio sportivo: "Grazie Vagno, Darren, Umbe, Cipo, è stato un viaggio bellissimo, una storia indimenticabile. #Team #1. Grazie Jannik e in bocca al lupo, per una grande carriera, sei un campione. "Keep hunting"! Grazie anche ad Alex, Joseph, Larry, Pierre, Ruben e tutte le persone importanti per il Team. Infine, grazie a tutte le persone che in questi giorni non hanno giudicato superficialmente".