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Morata, "in lacrime per strada": l'indiscrezione sulla ex Alice Campello

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Il gol contro il Torino, poi l’infortunio che lo terrà fermo fino alla sosta Nazionali, con la speranza di Paulo Fonseca di riaverlo a disposizione per il match di metà settembre contro il Venezia a San Siro. Per Alvaro Morata è stato un esordio dolce-amaro: il suo è stato il gol che ha dato avvio alla rimonta del Milan sabato scorso, poi lo stop che lo terrà fermo contro Parma e Lazio. Intanto fuori dal campo si parla di lui per la sua rottura con la moglie Alice Campello, che gli ha dato quattro figli. La stessa modella veneta sarebbe stata vista a Madrid in lacrime: "È scoppiata a piangere in mezzo alla strada davanti a tutti. Molte persone l’hanno potuta vedere — ha raccontato il giornalista Javier de Hoyos nella trasmissione De Corazon — Una sua fan voleva avvicinarla per chiederle una foto, ma alla fine ha deciso di non farlo perché lei non smetteva di piangere". 

Secondo quanto riportato dal giornalista spagnolo, la donna era al telefono: "Piangeva ripetendo senza smettere il nome Alvaro — dice — anche se nonostante ciò non si può sapere se in linea ci fosse il padre dei suoi figli”. Alexia Rivas, giornalista considerata vicina all'entourage di Alvaro Morata, aveva rivelato alcuni dettagli sullo stato d'animo del calciatore e sulla sua posizione riguardo alla situazione con la moglie: "Alvaro non vuole tornare con Alice, per il momento — il suo commento — Vuole stare da solo, è stato complicato prendere questa decisione". Al programma De Corazon di TVE, Morata aveva svelato uno dei motivi della rottura con la moglie: "Alice voleva restare in Spagna e non voleva un altro trasloco — le sue parole — Non le sono mai stato infedele, è la donna più importante della mia vita". 

 

 

 

Per ufficializzare la sua rottura, sui social, ha parlato di una decisione arrivata “dopo un po' di tempo di riflessione” e che “sono stati anni meravigliosi, il cui frutto sono stati i nostri quattro figli, che sono senza dubbio la cosa migliore che abbiamo mai fatto. È una decisione dolorosa, quindi chiediamo rispetto ed empatia”.

 

 

 

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