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Sinner, Darren Cahill: "Logorato fisicamente e mentalmente"

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Una leggerezza quella di Giacomo Naldi, fisioterapista di Sinner, nell’aver trasmesso tracce di Clostebol nel corpo di Jannik durante un massaggio praticato lo scorso 10 marzo durante Indian Wells. Da qui la rilevazione della sostanza nelle urine del tennista e un’indagine durata mesi che si è conclusa lunedì con l’assoluzione, a poche ore dalla vittoria di Sinner a Cincinnati. Nonostante le critiche sul trattamento riservato a Sinner — dalla stampa estera e dal duo Nick Kyrgios e Denis Shapovalov — Sinner proseguirà e potrà battersela per vincere i prossimi US Open.

Intanto Darren Cahill, il supercoach australiano, ha affermato con fermezza che Jannik "non farebbe mai una cosa del genere intenzionalmente". E ancora: "Jannik era in una situazione sfortunata — le sue parole — La verità è venuta fuori, nessuna colpa, nessuna negligenza, e spero che possa lasciarsi tutto questo alle spalle e migliorare”.

 

 

 

A Espn Cahill ha anche spiegato perché al contrario di quanto accaduto ad altri giocatori, a Jannik è stato concesso di giocare dopo la mini squalifica provvisoria: "Il motivo per cui ha potuto giocare subito dopo la breve squalifica provvisoria è perché si trovava nello stesso luogo in cui è avvenuto l'incidente e — ha detto ancora Cahill — sono stati in grado di spiegare cosa è successo con lo spray".  Cahill ha infine parlato dei mesi duri di Jannik: "Avreste visto un grande cambiamento nella sua fisicità e nell'entusiasmo di essere in campo, lo ha logorato fisicamente e mentalmente, ha avuto la tonsillite (e) ha perso le Olimpiadi — ha concluso — Non stiamo cercando di alimentare tristezza. Siamo solo grati che non ci sia nessuna squalifica".

 

 

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