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Sinner e il doping, la foto del fisioterapista che lo scagiona

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I vari Nick Kyrgios o Denis Shapovalov, prima di sparare a zero su X, avrebbero potuto aspettare ulteriori aggiornamenti. Invece no, sia loro due, sia la stampa estera, hanno sparato a zero su Jannik Sinner dandogli del dopato e del “raccomandato” per essere stato graziato dalla Federazione tennis internazionale. In particolare sulla minuscola quantità di Clostebol ritrovata nelle urine dopo il controllo fatto a Indian Wells, dove Jannik si è fermato in semifinale contro Carlos Alcaraz. Ma nel corso della serata è circolata la foto del fisioterapista dell’altoatesino, ex Virtus Bologna, Giacomo Naldi, con il mignolo sinistro fasciato a causa di una ferita da taglio.

La foto risale al 10 marzo scorso, Sinner era in campo al terzo turno del masters 1000 di Indian Wells, vincendo agile contro il tedesco Jan-Lennard Struff per 6-3 6-4. Naldi aveva curato quella ferita con della pomata e proprio il 10 marzo è stato il giorno del primo test antidoping in cui l’azzurro è risultato positivo al Clostebol, (presente appunto nel farmaco da banco usato da Naldi). Jannik è stato subito scagionato. Resta largamente in testa alla classifica Atp del tennis mondiale nonostante i 400 punti che gli sono stati tolti a seguito della positività, davanti a Novak Djokovic e Carlos Alcaraz. La tesi della contaminazione involontaria e accidentale è stata ritenuta fondata, ma al tennista altoatesino è stato ritirato anche il premio di 300 mila euro, frutto del percorso fatto nella competizione. Quello che è certo, però, è che la sostanza non era presente nelle urine per sua volontà.

 

 

 

 

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