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Larissa Iapichino: "Il mondo pretende sempre il salto perfetto, devo fermarmi"

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"Ero spenta. Non è colpa della tensione, non cerco alibi: non sono entrata in gara come so fare, perché in finale la testa non ha risposto. Al contrario delle qualificazioni, dove non sono mai andata così bene in carriera”: Larissa Iapichino, arrivata quarta alle Olimpiadi di Parigi nel salto in lungo, lo ha detto in un'intervista a Repubblica, spiegando che si prenderà un momento di stop dalle gare. 

La 22enne, figlia della campionessa Fiona May, ha poi aggiunto: “È chiaro che il mondo si aspetta sempre che faccia il salto perfetto. Ma io mi sento cresciuta, e se mi guardo indietro vedo che la mia carriera non è molto lunga: ho cominciato a saltare in lungo a 17 anni". Sulla sua decisione di fermarsi temporaneamente, invece, ha detto: "Le Olimpiadi mi hanno drenata. Non solo nelle energie fisiche e mentali, ma anche dal punto di vista personale”.

 

 

 

“In questo momento sto vivendo un momento di ‘down’ - ha scritto la 22enne sui social -. Ho ritenuto di dovermi fermare un attimo per potermi ricaricare sotto tutti i punti di vista e di rivedere la mia programmazione agonistica”. Anche se poi ha precisato: “Questo non implica che io mi stia prendendo una pausa dall’atletica (libera e distorta interpretazione di molti). La mia stagione non finisce qui: sarò presente alla finale di Diamond League di Bruxelles”. Prossima tappa, quindi, il 13 e 14 settembre in Belgio, poi il 23 settembre al Quirinale per l’incontro con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha esteso l’invito anche ai quarti classificati. 

 

 

 

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