Parigi 2024, la denuncia della nuotatrice australiana: "Nel Villaggio mancava la carta igienica"
I Giochi olimpici di Parigi 2024 potrebbero essere stati i peggiori di sempre. Dalla Senna inquinata all'Ultima cena blasfema, per poi passare alle pugili intersex fino ai vermi nei piatti degli atleti. Nonostante quanto sostenga Emmanuel Macron, ogni giorno saltava un problema diverso. E a poco meno di una settimana di distanza dalla cerimonia di chiusura emergono altri particolari clamorosi.
"Nel Villaggio Olimpico non c’è aria condizionata, fa caldo, si mangia male". Con queste parole Thomas Ceccon, campione olimpico nei 100 dorso di nuoto, aveva demolito senza andare per il sottile l’organizzazione delle Olimpiadi di Parigi 2024. Adesso però spunta un’altra voce a confermare il quadro decisamente poco lusinghiero del Villaggio Olimpico: si tratta della nuotatrice australiana Ariarne Titmus, che ha raccontato come gli atleti fossero costretti a "vivere nella sporcizia".
"Troppo promiscuo": rumors, la scelta drastica di Julio Velasco dietro l'oro dell'Italvolley
"Le nostre lenzuola sono state cambiate la prima notte che siamo stati lì e poi non sono state cambiate per il resto del tempo che siamo stati lì, quindi vivevamo nella sporcizia", ha proseguito la campionessa davanti alle telecamere". Ma non finisce qui. "Abbiamo dovuto mentire sul fatto che fossimo coinquiline per poter avere la carta igienica - ha spiegato ancora la nuotatrice -. Quando finivi la carta igienica te ne davano un rotolo per quattro giorni, per tutto l’appartamento".
Toh, il giudice di Irma Testa era corrotto: Parigi 2024, scandalo infinito nella boxe