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Franco Falcinelli: "Perché la Carini non doveva salire sul ring", un'amara verità

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Franco Falcinelli ha avuto il privilegio di dare allo sport italiano ben 14 medaglie olimpiche. Il suo nome si riassume in una sola parola: boxe. E così in un'intervista a Repubblica spiega la sua posizione sul caso che ha riguardato Imane Khelif e Angela Carini: "La nostra azzurra ha agito di istinto e ha sbagliato. Io l’ho detto cosa bisognava fare, “Walk over”: Carini non doveva nemmeno salire per combattere per manifesta inferiorità. E non perché fosse più debole ma perché le condizioni di quell’incontro erano inique: l’avversario aveva una prevalenza di mascolinità".

Poi ha aggiunto: "Khelif una donna? Va bene. Una donna che però, come mi sembra abbiano dimostrato chiaramente le analisi effettuate dall’Iba, aveva cromosomi maschili e una condizione che non aveva nulla a che fare con lo sport femminile".

 

E nel mirino ci finisce il Cio: "Si è basato sui documenti di identità. Ma credo che in una situazione del genere non basti. E comunque mi sembra che l’Iba abbia prodotto gli esiti delle analisi che parlano molto chiaramente. Parliamo di analisi effettuate da un personale altamente qualificato che si è espresso non certo per alzare un polverone ma per tutelare la salute dell’atleta". Infine parla dei test: "Quelle analisi non sono contro qualcuno. Ma servono a evitare un confronto tra un uomo e una donna che sarebbe stato molto pericoloso per la nostra pugile. Le analisi dell’Iba dicono che ha una prevalenza di mascolinità". 

 

 

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