Parigi 2024, "gara offensiva": 10 km femminile, lo sfogo dei telecronisti Rai
Niente da fare: l’idea di nuotare nella Senna è stata un autentico disastro. E nonostante le lamentele di vari olimpionici, alla fine nel fiume che attraversa Parigi si è nuotato per davvero. Anche nella mattinata di giovedì 8 agosto, quando ha preso il via la gara olimpica di nuoto 10 chilometri fondo femminile. In acqua 24 atlete, per l’Italia a tuffarsi nella Senna le due fondiste azzurre Ginevra Taddeucci e Giulia Gabbrielleschi. Numeroso il pubblico, con le tribune e il lungosenna gremito di tifosi. Il percorso ha previsto sei giri di 1.670 metri dal ponte Alexandre III, ma le condizioni non erano per nulla rassicuranti: temperatura dell’acqua 22 gradi e forti correnti soprattutto nel centro del fiume. Le nuotatrici hanno così preferito nuotare vicino agli argini (e agli scarichi).
Una idea sottolineata in telecronaca dal giornalista Rai Tommaso Mecarozzi, insieme al suo vice Luca Sacchi: “Si nuota a filo muro”, dicono. “Una cosa mai vista, una gara direi offensiva”, ha aggiunto l'ex nuotatore azzurro. Insistere con l'idea di fare gare nella Senna vuol dire "non tenere in considerazione anni di sacrifici da parte degli atleti, a prescindere dall'acqua balneabile". Durante la telecronaca, così, è stato fatto notare che la corrente al centro del fiume è fortissima, nel giro di andata i nuotatori devono procedere "a 45 gradi", in quello di ritorno "a filo muro, non si è mai visto". Insomma, il rischio di batteri e infezioni è solo una minima parte del problema Senna.
Nonostante tutto, però, è comunque arrivata una grande gioia, dato che l’azzurra Taddeucci ha conquistato la medaglia di bronzo nuotando la 10 km femminile con il tempo di 2’03”42.8. Oro all’olandese Sharon van Rouwendaal in 2’03”34.2 e argento all’australiana Moesha Johnson in 2’03”39.7. Sesto posto per l’altra azzurra Giulia Gabbrielleschi.