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"Ori diversi": ecco gli oracoli che hanno toppato le previsioni

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Fabrizio Biasin
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Il bello delle previsioni pre-Olimpiadi è che valgono quello che valgono (molto poco), perché tu fai i tuoi ragionamenti, valuti i tempi e le misure, pensi ai campioni uscenti e, infine, sentenzi: «Andrà così, ve lo diciamo noi, abbiate fede». Poi fai conti con la realtà e accade che addirittura possa andare tutto completamente alla rovescia (o quasi).
Prendete la Bibbia delle previsioni, Nielsen’s Gracenote, che ogni quadriennio pubblica il suo “medagliere preventivo”. Costoro ci avevano assegnato 11 ori e, va detto, numericamente non sono affatto andati lontani (al momento siamo fermi a 9 ma abbiamo ancora discrete cartucce), e però hanno toppato praticamente tutti i nomi dei papabili campioni. E andiamo ad elencare gli ori annunciati.

1) Irma Testa (pugilato): uscita al primo turno con verdetto contestato.
2) Aziz Abbes Mouhiidine (pugilato): uscito al primo turno con verdetto decisamente ridicolo.
3) Tommaso Marini (fioretto): fuori agli ottavi.
4) Alice Volpi (fioretto): quarta classificata. 5) Fioretto femminile a squadre: argento.
6) Vito Dell’Aquila (Taekwondo): ko in semifinale nel pomeriggio di ieri per iellatissimo infortunio.
Secondo previsione Nielsen restano in ballo (ognuno tocchi il toccabile):
7) Gianmarco Tamberi (alto, sabato l’attesissima finale),
8) Caterina Banti e Ruggero Tita (vela, oggi la Medal Race),
9) Elena Micheli (pentathlon, oggi il via),
10) Pallavolo femminile (questa sera la semifinale con la Turchia).
In pratica, l’unico oro centrato dagli oracoli fin qui è quello del re delle rapide Giovanni De Gennaro (canoa).
E, invece (medagliere alla mano), hanno sottovalutato i seguenti e freschissimi campioni olimpici: Nicolò Martinenghi (100 m rana), Thomas Ceccon (100 m dorso), la squadra femminile della spada (Fiamingo, Santuccio, Navarria, Rizzi), Alice Bellandi (judo -78 kg), Marta Maggetti (windsurf femminile), Jasmine Paolini-Sara Errani (tennis), Alice D’Amato (ginnastica), Diana Bacosi e Gabriele Rossetti (skeet misto). Questo per dire cosa? Che possiamo vivere nell’era della tecnologia, degli algoritmi, dell’Intelligenza Artificiale e di tutto quel che volete, ma niente e nessuno potrà mai controllare la variabile più importante, nello sport come nella vita: il culo.

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