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Scamacca fuori sei mesi? Si scatena il mercato delle punte

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Pasquale Guarro
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Il grave infortunio patito da Gianluca Scamacca ha scosso il mondo Atalanta, ma al di là della solidarietà e della vicinanza che il club saprà recapitare al centravanti italiano, le prossime ore saranno fondamentali anche in relazione al mercato. Scamacca rimarrà lontano dai campi da gioco per sei mesi, poi ci sarà la rieducazione, la riatletizzazione e tutto un lavoro mentale da impostare. Insomma, pensare di riaverlo al top per la prossima stagione è parecchio difficile. E allora è probabile che l’Atalanta e il suo direttore sportivo, Tony D’Amico, debbano riprogrammare le loro strategie di mercato.


Con l’infortunio dell’azzurro, la Dea perde l’unica prima punta di sistema considerata da Gasperini, autore di 19 gol nel corso della scorsa stagione. La questione è seria e a maggior ragione, pensando al sostituto, dobbiamo escludere situazioni di comodo odi passaggio. Non si andrà sull’occasione, per essere chiari, ma su un centravanti che dovrà sostenere il peso dell’attacco nerazzurro. Attenzione anche al nome di Milik, messo sul mercato dalla Juventus, che nel frattempo ancora insiste per Koopmeiners. Dall’Inghilterra rimbalza il nome di una vecchia conoscenza del calcio italiano, ovvero Beto, che in Premier, con la maglia dell’Everton, ha incontrato qualche difficoltà. Il profilo è comunque semplicemente tracciabile, l’Atalanta cerca un centravanti simile, per struttura fisica e per caratteristiche tecniche, a Gianluca Scamacca.


L’Inter ne avrebbe uno che potrebbe somigliargli, parliamo di Marko Arnautovic, che però non rientra minimamente nella lista dei possibili candidati. Troppo fragile ed eccessivamente in là con gli anni, l’austriaco è un peso che la stessa Inter fatica a trascinarsi. I nerazzurri di Milano vorrebbero accontentare Inzaghi con l’innesto di una punta, ma sia Arnautovic che Correa fanno da tappo, rendendo difficile il compito di Ausilio e Marotta, costretti a lottare contro il tempo, con il rischio di veder sfumare obiettivi di mercato concreti, come Gudmundsson, tanto per fare un nome.


CONTE IN ATTESA
A battersi contro le lancette C’è anche Victor Osimhen, che a Napoli sta vivendo con la valigia sul letto, in attesa che da Parigi possa sbloccarsi qualcosa da un momento all’altro.
Per il desiderio di andarsene e con la preparazione di Conte nelle gambe, il nigeriano potrebbe fare Napoli-Parigi di corsa, ma probabilmente in Francia affrontano la questione con meno urgenza, sapendo che il problema, semmai, sarebbe del Napoli e di Antonio Conte, che da settimane non vede l’ora di poter abbracciare Romelu Lukaku, che poi dovrà anche provvedere a tirare a lucido dal punto di vista fisico.


Chi invece ha trovato il proprio centravanti è Daniele De Rossi, che piazzando Dovbyk davanti a Dybala e Soulé ha sistemato l’attacco della Roma. Anche il Milan ha finalmente piazzato l’arciere al centro del tridente, acquistando Alvaro Morata dall’Atletico Madrid. Adesso i rossoneri sono a caccia di un vice dello spagnolo, ma sono alle prese con altre priorità di mercato. Stuzzica, comunque, l’idea Abraham, anche se le condizioni fisiche dell’attaccante inglese destano qualche dubbio. La Juventus, invece, continuerà a puntare forte su Dusan Vlahovic come punta titolare, mentre Thiago Motta gradirebbe qualcosa di diverso da Milik. Insomma, tra le grandi, tutte hanno già fatto il grosso, ma a tutte manca ancora qualcosa. Fanno eccezione Napoli e Atalanta: gli azzurri aspettano Lukaku, i bergamaschi cercano l’alternativa a Scamacca.

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