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Caso Khelif, Alessandra Mussolini: "La donna non piange e si ritira"

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"La donna non piange e si ritira, ma combatte e vince. Sai quante donne in tante circostanze di pericolo vorrebbero essere come l'atleta algerina, me compresa": Alessandra Mussolini lo ha scritto su X commentando l'incontro di boxe alle Olimpiadi di Parigi tra Imane Khelif, pugile intersessuale, e l'italiana Angela Carini che, dopo una manciata di secondi, ha deciso di ritirarsi dall'incontro per via di un colpo a suo dire troppo forte. 

A commentare il caso anche l'ex deputata Anna Paola Concia, che sul Foglio ha scritto: "Le prime a non dover chiudere gli occhi di fronte a un caso come quello di Imane Khelif sono proprio le donne, che più di tutte oggi dovrebbero comprendere cosa vuol dire mettere la difesa del politicamente corretto su un piedistallo più alto rispetto alla difesa del corpo delle donne quando si parla di sport".

 

 

 

L'ex pugile Patrizio Oliva, invece, ha criticato duramente la scelta della Carini di fare un passo indietro: "Se sali sul ring, suona il gong e scendi è una protesta, perché ti rifiuti di combattere: così no". E ancora: "Non mi aspettavo che Angela si comportasse così. La protesta l’avrei fatta in un altro modo: salgo sul ring, suona il gong, alzo il braccio, vado nell’angolo e me ne vado. Così faccio capire che finché non si chiarisce questa situazione, non è giusto che io debba rischiare. Ma una volta salito sul ring, si combatte".

 

 

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