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Khelif-Carini, l'ex pugile Oliva: "Angela ha fatto l'errore più grande"

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"Angela ha fatto un ragionamento sbagliato, la protesta andava fatta in un’altra maniera": l'ex pugile Patrizio Oliva, ai microfoni di Radio Ctc, ha "condannato" la scelta della pugile italiana Angela Carini di ritirarsi, dopo una manciata di secondi, dall'incontro di boxe alle Olimpiadi di Parigi con Imane Khelif, pugile intersessuale proveniente dall'Algeria. L'azzurra ha spiegato di aver fatto un passo indietro dopo aver ricevuto un colpo a suo dire troppo forte. A creare polemica, già prima dell'incontro, il fatto che la Khelif, nata donna, abbia comunque dei livelli di testosterone piuttosto alti.

"Se sali sul ring - ha continuato Oliva - suona il gong e scendi è una protesta, perché ti rifiuti di combattere: così no". E ancora: "Non mi aspettavo che Angela si comportasse così. La protesta l’avrei fatta in un altro modo: salgo sul ring, suona il gong, alzo il braccio, vado nell’angolo e me ne vado. Così faccio capire che finché non si chiarisce questa situazione, non è giusto che io debba rischiare. Ma una volta salito sul ring, si combatte"

 

 

 

Sull'algerina, invece, ha detto: "Stiamo facendo diventare Imane Khelif Cassius Clay: ha indubbiamente una forte muscolatura, ma tecnicamente non è di un alto livello. Io l’ho vista anche in allenamento. Una volta che sei salito sul ring non puoi scendere perché fa male. Il pugile che fa? Secondo me Angela ha fatto l’errore più grande che potesse commettere. Io ragiono così, perché nessuno mi ha imposto di fare il pugile. Più volte nella mia carriera ho dimostrato che quando tecnicamente non potevo vincere con il mio tipo di pugilato, mettevo sul ring anche la possibilità di poter perdere la vita. Non mi interessava, perché era una questione anche di dignità ed orgoglio. Ho fatto il pugile, ho fatto una scelta e la devo rispettare. Se non posso vincere con la tecnica devo vincere in un’altra maniera. Questo è il ragionamento di un pugile". E infine: "In questo momento l’unica persona che mi fa tenerezza è proprio l’algerina, perché è stata sbattuta su tutti i giornali. Chi la chiama trans, chi la chiama gay, chi la chiama uomo. Ci sono degli organi preposti per decidere queste cose, non è giusto mettersi in mezzo".

 

 

 

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