Carini-Khelif, l'allenatore di Angela: "Dopo il sorteggio mi ha detto che non è giusto"
Non c'era nulla di programmato. E' Emanuele Renzini, tecnico del pugilato azzurro, a sgombrare il campo da ogni velenosa e strumentale polemica: Angela Carini ha deciso di abbandonare il ring contro l'algerina intersex Imane Khelif dopo soli 46 secondi a causa di due violenti colpi subiti dall'avversaria. La decisione di dare forfeit è dunque maturata al momento, ma non senza rabbia e delusione. L'atleta italiana, dopo essersi inginocchiata in lacrime, se n'è andata senza guardare in faccia né salutare l'algerina, che la Federpugilato internazionale non aveva ammesso agli ultimi Mondiali a causa dell'altissimo valore di testosterone. Il Cio, invece, ha seguito un altro criterio.
"Sarebbe stato più facile non presentarsi, perché tutta Italia da giorni le chiedeva di non combattere - ha spiegato il coach -. Ma Angela era motivata e voleva farlo. Certo al sorteggio, quando ha conosciuto l'avversaria, mi ha detto 'non è giusto'. Ma qui oggi non c'è stata premeditazione".
"Perché mi sono ritirata". Angela Carini, una lezione alla Khelif e a chi punta il dito sull'azzurra
Carini ha abbandonato dopo "aver preso un pugno, mi ha detto che non se la sentiva che non voleva combattere. Ho provato a dirle di arrivare almeno alla fine della prima ripresa così ci saremmo confrontati, ma niente". Dal canto suo, la boxeur napoletana ha commentato a caldo, tra le lacrime: "Non me la sono più sentita di combattere dopo il primo minuto. Ho iniziato a sentire un dolore forte al naso, non è da me arrendermi, è proprio perché non ci riuscivo, ho detto basta e messo fine al match". "Io non sono nessuno per giudicare o prendere una decisione, se questa ragazza è qui ci sarà un motivo, io sono salita sul ring e ho combattuto nonostante le mille polemiche che ci sono state",
"Chi si deve vergognare". Carini-Khelif, la furia di Salvini. La Russa: "Angela in Senato"