Parigi 2024, Angela Carini: "Ho sentito male ma non giudico", la lezione sulla Khelif
"Non me la sono più sentita di combattere dopo il primo minuto. Ho iniziato a sentire un dolore forte al naso, non è da me arrendermi, è proprio perché non ci riuscivo, ho detto basta e messo fine al match".
Così Angela Carini ha commentato a caldo il ritiro all'esordio del torneo olimpico di boxe contro l'algerina Imane Khelif. L'azzurra non è voluta entrare nel merito delle polemiche sull'ammissione ai Giochi della sua avversaria iper-androgina, che si definisce "intersex" e che ha un livello di testosterone talmente alto da indurre la Fedeboxe internazionale a escluderla dagli ultimi mondiali. Una decisione non adottata invece dal Comitato olimpico internazionale.
"Io non sono nessuno per giudicare o prendere una decisione, se questa ragazza è qui ci sarà un motivo, io sono salita sul ring e ho combattuto nonostante le mille polemiche che ci sono state", ha sottolineato la Carini. "Sono salita sul ring per mio padre - prosegue la 25enne napoletana -, la scorsa Olimpiade mio padre era in fin di vita, questa era la mia Olimpiade e volevo percorrere l'ultimo chilometro". "Ho sentito dei colpi molto forti, sono una combattente e la mia nazionale lo sa, sono una che anche davanti al dolore non si ferma mai", ha aggiunto l'azzurra, "se mi sono fermata l'ho fatto solo per la mia famiglia".
Today, Angela Carini had her Olympics dreams shattered by Imane Khelif, a male boxer.
— Hazel Appleyard (@HazelAppleyard_) August 1, 2024
It is suspected that he BROKE HER NOSE.
Don’t let this pass quietly. MEN SHOULD NOT BE ALLOWED TO BEAT WOMEN FOR SPORT.
SAVE WOMEN’S SPORTS. pic.twitter.com/i5GMdgWrwb