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Parigi 2024, "bianco in volto": cos'è successo all'arbitro anti-Macchi prima della finale del fioretto

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Fa ancora discutere l'arbitraggio nella finale di fioretto maschile tra l'italiano Filippo Macchi e il campione di Hong Kong Cheung Ka Long alle Olimpiadi di Parigi. Alla fine ad aggiudicarsi la medaglia d'oro è stato Ka Long, dopo che per due volte non è stata assegnata la stoccata vincente all'atleta azzurro. Tante le polemiche sull'arbitro Huang Hao Chih di Taipei, ex sciabolatore di 46 anni. Ci si chiede cosa sia successo di preciso: complotto o incapacità di gestire le emozioni? Chi lo conosce, infatti, avrebbe visto un Huang bianco in volto prima di entrare nel Grand Palais.

Al suo fianco, intanto, come assistente Var, c'era il coreano Suh Sang Won, che qualcuno ha descritto come gelido, poco comunicativo e e poco incline a mostrare le proprie emozioni. Anche questo, quindi, potrebbe non aver aiutato l'arbitro a fare i conti con la sua emotività in un momento così delicato.

 

 

 

Molto duro il commento di Paolo Azzi, presidente della federscherma: "Perché designare due asiatici quando erano disponibili ottimi arbitri neutrali, come per esempio il tunisino Ferjani?". E ancora: "Il sorteggio integrale non funziona, non dà risultati. La protesta che abbiamo inoltrato alla federazione internazionale vuole sollevare proprio questo problema. Abbiamo ricevuto tanti attestati di solidarietà, da presidenti di altre federazioni ma anche componenti della commissione arbitrale che hanno riconosciuto gli errori. Non credo che sia stato un bello spettacolo di fronte a un ex fiorettista come il presidente del Cio Thomas Bach".

 

 

 

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