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Parigi 2024, la pugile trans contro l'italiana: "Una donna morirà", tam tam impazzito

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"Come se l'esibizione satanica alla cerimonia di apertura non fosse abbastanza, le Olimpiadi glorificano gli uomini che prendono le donne a pugni in faccia con l'intento di far perdere loro i sensi": a scriverlo, sulla piattaforma X, l'ex nuotatrice americana Riley Gaines, commentando la partecipazione a Parigi 2024 dell'algerina Imane Khelif, pugile trans che ha già sconfitto la rappresentante del Messico e che domani, giovedì 1 agosto, salirà sul ring contro l'azzurra Angela Carini.  

"Imane Khelif - ha continuato la Gaines - è 1 dei 2 pugili maschi che combattono contro le donne alle Olimpiadi. Una donna morirà". Quello dell'algerina, infatti, non è il solo caso a Parigi. Oltre alla Khelif, la stessa situazione riguarda anche la taiwanese Lin Yu-ting. Entrambe in passato sono state escluse dai Mondiali di boxe per non aver superato il "gender test". Ora invece sono state ammesse al torneo olimpico di pugilato femminile. Per loro si tratta dei secondi giochi: avevano già partecipato alle Olimpiadi di Tokyo nel 2021.

 

 

 

Critico anche il ministro dei Trasporti Matteo Salvini, che su X ha scritto: "Pugile trans dell'Algeria, bandito dai mondiali di boxe, può partecipare alle Olimpiadi e affronterà la nostra Angela Carini. Uno schiaffo all'etica dello sport e alla credibilità delle Olimpiadi". Tanti i commenti di disappunto comparsi sui social. "L'atleta italiana dovrebbe rifiutarsi di gareggiare. Punto", ha scritto qualcuno. Qualcun altro invece: "Finché non succede il disastro non sono contenti. Poi piangeranno.". E ancora: "Basterebbe che non gareggi con il supporto di federazione e istituzioni, sbrigatevi a dare questo segnale!".

 

 

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