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Parigi 2024, lo scandalo degli arbitraggi: judo, scherma e boxe, complotto contro l'Italia?

Roberto Tortora
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Non si può dire che l’inizio dei giochi olimpici di Parigi 2024 siano stati favorevoli all’Italia. Fin qui sono arrivate 6 medaglie, con l’oro straordinario di Nicolò Martinenghi nei 100 rana, più altri due argenti e tre bronzi.

A dare sconforto, però, sono state alcune decisioni arbitrali che ci hanno escluso dalla zona medaglie prima nella scherma, poi estendersi nel judo, con l’eliminazione di Odette Giuffrida per tre sanzioni in semifinale, e quindi nella boxe, con Abbes fuori al primo turno. Ingiustizie tali da far gridare allo scandalo perfino il presidente del CONI, Giovanni Malagò, il numero uno della Federboxe, Flavio D’Ambrosi, e la stessa fiorettista Errigo, portabandiera tricolore a Parigi. 

 

 

 

Queste le parole di Malagò: “Siamo rimasti perplessi di fronte alle decisioni arbitrali. Ma la cosa che ci ha sorpreso è che lo stesso arbitro della semifinale che ha perso Giuffrida l’hanno rimandato per la finale del terzo posto. Un dato assolutamente anomalo, che credo che si commenti da solo. Onestamente dire che fa riflettere è dire poco”.

Anche la Giuffrida è affranta: “Non mi sento di aver perso”. D’Ambrosi è sulla stessa linea, parlando della sconfitta immeritata di Aziz Abbes Mouhiidine, due volte argento mondiale dei massimi, giunto in Francia con grandi ambizioni: “Vergognatevi. L’Italia è scippata. Pensavamo che il Cio tutelasse i pugili ed evitasse le nefandezze del passato”.

 

 

 

Arianna Errigo, infine, commenta: “Sull’ultima stoccata non sono d’accordo, ma il mio sport è anche questo. Ho sbagliato perché arrivare 14-14 con una decisione affidata all’arbitro ti espone a questo risultato, non dovevo arrivare a questa situazione”. Soprattutto nel pugilato, non è inusuale assistere ad arbitraggi “casalinghi”, basti ricordare le ingiustizie subite da Angelo Musone a Los Angeles 1984 contro l’americano Tillman, Vincenzo Nardiello a Seoul 1988 contro il sud-coreano Park-Si-hun e Roberto Cammarelle a Londra 2012, battuto dal britannico Anthony Joshua.

 

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