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Sinner salta Parigi 2024, "Come può aver preso la tonsillite", un grave sospetto

Roberto Tortora
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Era nell’aria, ma nessuno ci aveva voluto credere. Poi, però, quando è stato lo stesso Jannik Sinner a dare l’annuncio sui social della sua rinuncia ai giochi olimpici di Parigi, tutti hanno dovuto prendere atto della disfatta. Non avremo nella massima competizione sportiva mondiale il numero uno al mondo del tennis. Italiano.

Una tonsillite ha messo k.o. il grande campione, uscito malconcio anche da Wimbledon ed evidentemente non al top della condizione. Il tennista non ha nascosto la delusione: “Sono amareggiato. Purtroppo non potrò partecipare ai Giochi Olimpici di Parigi. Dopo una buona settimana di allenamento sulla terra ho cominciato a non sentirmi bene. Ho trascorso un paio di giorni a riposo e nella visita il medico ha riscontrato una tonsillite e mi ha fortemente sconsigliato di giocare".

 

 

 

Già il suo ritardo nella partenza per Parigi, dovuto ad un attacco di febbre fino a 38 gradi di temperatura rilevata, aveva destato preoccupazioni, anche se per fortuna non si è trattato di Covid. La diagnosi definitiva, però, è stata dura in egual misura: tonsillite e addio Parigi. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, il professor Giancarlo Pecorari, otorinolaringoiatra dell’Ospedale Le Molinette di Torino e docente di Otorinolaringoiatria presso l’Università degli Studi di Torino, ha spiegato che la tonsillite, per quanto possa sembrare una patologia non grave, può anche richiedere più tempo del previsto per essere curata: “La tonsillite è un processo infiammatorio delle tonsille, che può rimanere localizzato o si può estendere alle strutture circostanti, e in quel caso diventa un’angina. Il sintomo principale è il dolore a livello faringeo, ma possono esserci anche febbre, disfagia – difficoltà a deglutire – e difficoltà ad aprire la bocca. Possono comparire anche inappetenza e sensazione di spossatezza. Nell’80% dei casi la tonsillite è causata da un virus, e credo che questo sia il caso di Sinner: basta anche un brusco passaggio tra l’aria calda di questa estate e un ambiente con l’aria condizionata".

 

 

 

Ci sono diverse forme di tonsilliti: "L’angina eritematosa è la classica tonsillite caratterizzata da un arrossamento della parte, l’angina eritematopultacea è caratterizzata da placche biancastre sulle tonsille, che non si riescono a rimuovere meccanicamente, ed è una forma un po’ più grave. Abbiamo poi l’angina pseudomembranosa che è causata dal virus della mononucleosi ed è più grave, l’angina vescicolare e bollosa e infine l’angina ulcero-necrotica che però è abbastanza rara”.

 

 

 

I tempi di recupero? La risposta del professor Pecorari: “Una tonsillite non complicata può passare nel giro di 5-6 giorni e si cura con antinfiammatori o antipiretici, quindi effettivamente i tempi sono molto ristretti, anche se il fatto che Sinner sia costretto a saltare le Olimpiadi fa pensare che la sua patologia possa essere anche un po’ più grave. Ad esempio, alcune tonsilliti possono essere complicate da un inizio di ascesso tonsillare e diventare quindi più importanti al punto da costringere a saltare un’Olimpiade, così come l’angina pseudomembranosa, questi due casi infatti richiedono tempi di recupero anche di una decina di giorni”.

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