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Federico Chiesa, il rebus dell'estate: un grosso problema per la Juventus

Claudio Savelli
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Mentre Federico Chiesa si sposava con la sua bella Lucia, la Juventus rifletteva su un modo per divorziare da lui. Il matrimonio sportivo è ormai solo una questione di interessi per entrambe le parti. Il club punta a monetizzare per quanto possibile la cessione di un calciatore in scadenza di contratto la prossima estate e chiaramente poco intenzionato a rinnovare mentre al giocatore importa prendere tempo, incassando l’ultimo ingaggio faraonico a Torino e, con un anno di prestazioni decenti, strappandone uno altrettanto ricco alla prossima società.

È impossibile per Chiesa trovare ora un altro club disposto a sottoporgli un contratto da 5 milioni netti all’anno bonus esclusi. Visto il rendimento altalenante e un’evidente involuzione come giocatore dopo l’infortunio al legamento crociato del gennaio 2022, simili cifre sono ingiustificate. Infatti la Roma e il Napoli ci avevano fatto un pensierino ma hanno fatto marcia indietro di fronte alle richieste dell’agente, non a quella della Juventus che accetterebbe 20-25 milioni, tutto sommato una cifra abbordabile.

 

QUARTIER GENERALE
Chiesa è tornato alla Continassa ieri per le visite mediche e un inizio di preparazione, ma la Juventus è in Germania, nel quartier generale dell’Adidas, ad allenarsi agli ordini di Thiago Motta. Se un giocatore come Chiesa rientra nei piani di un allenatore appena arrivato, lo fa subito andare in ritiro per lavorarci insieme.

Peraltro un allenatore come Thiago Motta che vuole e sa plasmare i giocatori troverebbe in Chiesa una sfida avvincente. O forse no ed è questo il punto: il 26enne sembra poco predisposto a cambiare il suo stile e a mettersi in gioco.

Ecco perché il suo ex compagno Bonucci pochi giorni fa lo ha invitato a farsi un esame di coscienza e a capire cosa vuole dalla sua carriera. Se punta a fare il salto di qualità, deve mettersi in discussione e affidarsi totalmente a un allenatore che crede di poterlo migliorare sia sul piano tecnico-tattico che su quello atletico, dove Chiesa ha bisogno di essere ristrutturato- dopo l’infortunio prova a fare le stesse cose, punta ancora sull’esplosività ma ne ha molta meno e non ha compensato con la tecnica e la qualità del pensiero. Ecco, Allegri sembrava disinteressato all’argomento, Thiago Motta invece nutre dubbi sulla disponibilità del calciatore.

 

RIENTRO MORBIDO
Quindi il rientro morbido concesso a Federico, sommato ai due giorni extra di permesso per le nozze, va letto come un segnale di divorzio. Una nemmeno troppo velata richiesta di trovarsi una società che lo paghi abbastanza da permettere alla Juventus di trovare un sostituto. L’altro segnale è la proposta di rinnovo di un solo anno alle stesse cifre che il club ha formulato al giocatore, utile solo per provare a venderlo a una cifra più alta rispetto a quella di un calciatore nell’anno di scadenza.

Ora sembra in arrivo una proposta più lunga in termini di durata ma con un ingaggio ridotto di almeno un 30%. Chiesa ha declinato la prima proposta e rifiuterà anche la seconda, rimarcando la libertà di scegliere cosa fare: rimanere un ultimo anno e mettersi in vetrina.

Ma è una scelta rischiosa, così Federico potrebbe finire in panchina e svalutarsi ulteriormente. La prossima scelta sarà decisiva per la carriera di Chiesa. Non è che se ne sono resi conto tutti tranne il diretto interessato.

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