Chris Horner: "Infantile? Non era riferito a Verstappen". Red Bull, siamo alla farsa
Il “bambino” come aggettivo lanciato da Gianpiero Lambiase per definire l’atteggiamento di Max Verstappen in pista, finito lungo in curva 1 nel tentativo di passare la Mercedes di Lewis Hamilton, è stato duramente subito dall’olandese, nervosissimo per tutta la gara in Ungheria e alla fine quinto per diversi errori commessi e una Red Bull non più forza principale della griglia.
L’ingegnere di pista del tre volte iridato è stato perentorio via radio, come hanno potuto sentire tutti, ma il team principal Red Bull ha provato a fine gara a negare l’evidenza: “Il giudizio ‘è infantile’ di Lambiase non credo che fosse riferito a Verstappen, ma al fatto che i piloti si lamentino continuamente via radio per ottenere delle decisioni a favore da parte dei Commissari — le sue parole — Max e GP lavorano insieme da 8 anni. Ci sono cose che avremmo potuto fare meglio come squadre, ne parleremo a porte chiuse”.
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E per la Red Bull piove sul bagnato, dato che a Spa Verstappen scatterà dal fondo per l’introduzione della quinta power unit. “Oggi non è andata — ha detto Horner — Soffrivamo col sottosterzo e poi l’aver restituito la posizione al via ha influenzato la nostra gara. Abbiamo cercato di dare più potenza a Max, ma senza successo. Sembravamo essere più competitivi nel settore centrale, ma dovremo analizzare tutti i dati per capire come tornare ad essere forti. Checo ha fatto una grande gara e la sua strategia, con l’undercut su George, ha funzionato. Ha mostrato un buon ritmo, fatto bei sorpassi e speriamo che mantenga questa fiducia anche a Spa”.
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