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Matteo Berrettini, "una sensazione incredibile": come è cambiato tutto

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Matteo Berrettini sta lentamente tornando. Fatta una bella figura a Wimbledon contro Jannik Sinner, il 28enne romano si è preso la scena a Gstaad, in Svizzera, sullo stesso court nel quale nel 2018 si prendeva il primo titolo Atp della carriera. Lo ha fatto dopo aver sconfitto Auger-Aliassime e Tsitsipas e disintegratp 6-3, 6-1 il francese Halys in finale, segnalatosi per un passante di dritto giocato da terra (contro il brasiliano Heide) che ha fatto il giro del web. Berrettini è in gran forma e si è preso così il secondo successo della stagione dopo un 2023 costellato di infortuni. Il ruolino parla di 20 match su 25 vinti includendo il challenger di Phoenix (finale persa da Borges). Ora è vicino alla top-50 e piano piano sta lentamente ritrovando i fasti di un tempo.

Al termine della partita, Berrettini ha parlato di “una sensazione incredibile — ha detto a caldo —, mi sembra di aver vinto qui ieri, e invece sono già passati sei anni. In questo arco di tempo è successo tantissimo nella mia vita e nella mia carriera”. La sua stagione, iniziata solo a marzo, gli ha regalato un sorriso: “Avevo dubbi legati al fisico e al ranking, ma quando c’è la condizione pisco-fisica tutto il resto arriva di conseguenza. Grazie alla mia famiglia, che mi ha aiutato a venir fuori a testa alta da un anno complicato”. Ora tornerà di scena all'Atp 250 di Kitzbuhel 2024 e sfiderà il russo Pavel Kotov al primo turno, con il quale non ci sono precedenti Atp. Nel futuro vuole fare bella figura agli US Open: “Vorrei chiudere l’anno nei top 30 — ha confessato come suo obiettivo per il 2024 —, per poter affrontare l’Australian Open di gennaio come testa di serie”.

 

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