Juventus, Giuntoli e Motta vendono gli italiani: ecco chi sta per partire
C’è una sola eccezione che conferma la regola del mercato della Juventus: Michele Di Gregorio. Unico italiano arrivato finora in casa bianconera e, a occhio, unico italiano in arrivo in questa sessione. Il ds Giuntoli sembra infatti orientato sugli stranieri e semmai gli altri italiani ha intenzione di venderli. Sul mercato è infatti finito senza troppi giri di parole Federico Chiesa, che era prima considerato il fiore all’occhiello del processo di italianizzazione cercato dalla precedente gestione. Kean è stato venduto alla Fiorentina senza nemmeno trattare troppo sul prezzo (13 milioni più 5 di bonus). Visto l’interesse di Giuntoli verso i centrocampisti, potrebbe essere prestato Miretti, il centrocampista da cui si pensava di ripartire nei tempi bui. E Locatelli, per lo stesso motivo, potrebbe retrocedere nelle gerarchie del reparto. Lo stesso discorso vale per Gatti in difesa: era un pupillo di Allegri ma chissà se entrerà nelle grazie del nuovo mister.
Gli italiani nella rosa extralarge e ancora da sfoltire della Juventus sono meno della metà, esattamente il 43%. Nella formazione-tipo (anche se è presto per delinearla) ne risultano sicuri solo un paio, Di Gregorio e Cambiaso. L’esterofilia è chiara e risponde all’esigenza di ristrutturare profondamente la rosa, quindi di ingaggiare parecchi giocatori. Da notare che è una strategia opposta rispetto a quella della rivale Inter. Marotta ripete spesso che il blocco di italiani fa la differenza mentre l’erede Giuntoli non ne accenna mai. Visto che di italiani di qualità ce ne sono pochi e quei pochi costano tantissimo, il ds bianconero punta alle occasioni dall’estero. Erano occasioni, sì, Douglas Luiz, Thuram e Cabal, i tre acquisti ufficiali oltre a Di Gregorio. Per il mediano brasiliano, l’Aston Villa ha accettato due contropartite (Barrenechea e Iling), cosa non banale visto che si parla di un club di Premier League. Il francese era in scadenza nel 2025 e per lui il Nizza ha chiesto e ottenuto 20 milioni, meno rispetto alla quotazione di mercato. E per Cabal il Verona ha acconsentito al pagamento in tre comode rate degli 11 milioni più 1,8 di bonus.
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Lo stesso discorso è valso per Djaló, acquistato lo scorso gennaio per evitare che ora andasse altrove, magari all’Inter, da svincolato. Non a caso ha dovuto lasciare la presa su Calafiori, per cui l’Arsenal si è spinto fino a un’offerta da 50 milioni, e ha virato su centrali stranieri. Il candidato più forte è Todibo, 24enne francese centrale del Nizza per cui sono in corso trattative. Le alternative sono Lacroix (Wolfsburg), Langlet (Barcellona) o Kiwior (Arsenal).
Anche gli altri obiettivi, uno per reparto al netto delle uscite come ha spiegato Giuntoli, sono stranieri. Per il ruolo di esterno offensivo sta scalando le gerarchie Galeno, brasiliano 26enne del Porto con passaporto portoghese, quindi comunitario, fondamentale visto che la Juventus non ha più slot a disposizione. Le altre idee rispondono ai nomi di Sancho, 24enne inglese di rientro al Manchester United dopo il prestito al Borussia Dortmund, e Adeyemi, 22enne proprio dei gialloneri. A centrocampo, salutato Rabiot, il sogno è sempre Koopmeiners, 26enne olandese che l’ad dell’Atalanta Luca Percassi ha blindato ma per il quale la Juventus ci proverà fino all’ultimo. L’obiettivo della Signora è battere l’Inter-nazionale? Bene. Per farlo l’idea è diventare più internazionali.
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