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Carlos Alcaraz ha guadagnato 31 milioni di dollari? Ma... ecco dove vive: impensabile

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Carlos Alcaraz ha dedicato tutta la sua giovane vita al tennis. A parte qualche breve incursione a Ibiza con gli amici dopo gli impegni dei tornei, il fresco vincitore del Roland Garros e Wimbledon mantiene una dedizione costante alla racchetta. E, soprattutto, non cambia i suoi usi e i suoi costumi. Tanto che Alcaraz, come riporta FanPage, vive in un bungalow "rurale" di 90 metri quadrati all'interno dell'accademia del suo mentore Juan Carlos Ferrero.

Quest'anno, solo dai premi dei tornei, Alcaraz ha guadagnato oltre 4,5 milioni di dollari. Complessivamente, in carriera, il 21enne ha accumulato poco meno di 31,6 milioni di dollari. Insomma, potrebbe permettersi ben altro. Ma non gli interessa, il suo profilo resta umile. E infatti da quando ha lasciato El Palmar per focalizzarsi unicamente sul tennis, Carlitos vive da solo nella Juan Carlos Ferrero Tennis Academy a Villena, Alicante. Questa struttura, gestita dal suo allenatore, l'ex numero uno del mondo Ferrero, è interamente proiettata alla formazione di talenti.

 

All'interno dell'accademia c'è anche un complesso residenziale, simile a un hotel, dove soggiornano i giocatori e i loro ospiti. Inizialmente, Alcaraz viveva in una "casetta" di 25 metri quadrati, molto spartana. I successi nel tennis gli hanno permesso di trasferirsi in una casa più grande del complesso, un bungalow di circa 90 metri quadrati, che gli offre spazi più ampi rispetto al passato. Comunque una soluzione ben al di sotto delle sue possibilità.

 

Ma nonostante qualche metro quadro in più, la casa di Alcaraz mantiene lo stesso stile semplice della precedente. Costruita per la maggior parte in legno, è priva di decorazioni e di qualsiasi tipo di lusso. Una soluzione che permette ad Alcaraz e agli altri tennisti di concentrarsi esclusivamente sulla loro attività fisica. La casa è dotata di televisione, aria condizionata e wi-fi, ma l'arredamento è minimalista per garantire che la disciplina e la concentrazione sul miglioramento non vengano compromesse da distrazioni. Insomma, è così che nasce un campione.

 

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