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Milan, Samardzic? C'è da dribblare il papà: una grossa questione di soldi

Pasquale Guarro
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Che questa sia davvero la volta giusta? C’è da augurarselo, anzi, c’è da augurarlo principalmente a Lazar Samardzic, che ha più volte accarezzato l’idea di poter giocare per un grande club, salvo doverla abbandonare per questioni mai del tutto chiarite. Per esempio fece scalpore la trattativa con l’Inter, clamorosamente caduta quando tutto sembrava ormai definito, al punto che il centrocampista aveva già sostenuto le visite mediche con i nerazzurri. Di mezzo strani intoppi tra agenti, Ausilio aveva concluso l’operazione con Rafaela Pimenta, successivamente delegittimata del ruolo di intermediario dal papà di Samardzic, che nell’incontro con la dirigenza nerazzurra pretese di rivedere gli accordi e le relative cifre. Ne nacque uno scontro frontale, con Lazar Samardzic vittima di una situazione poco piacevole. Amareggiato, il calciatore sperava che la questione potesse risolversi, qualcuno racconta anche di una sua chiamata ad Ausilio, nel tentativo di ristabilire un dialogo. Ma niente da fare, finì così, prima di iniziare, la sua breve storia con l’Inter.

 

Intanto era però emersa una questione: era chiaro che trattare con Samardzic senior fosse tutt’altro che semplice e poco più avanti se ne sarebbero accorti anche altrove. Per esempio a Napoli, dove Lazar sembrava destinato nel corso dell’ultimo mercato di riparazione. Dialoghi avanzati tra il club di De Laurentiis e l’Udinese, ma a un certo punto la frenata: seconda brusca inversione a U di Mladen Samardzic, perché nel frattempo si era fatto vivo Cristiano Giuntoli per la Juventus e questo poteva cambiare le cose. Quella bianconera si rivelerà poi solo una manovra di disturbo e in una volta sola, Samardzic, deve dire addio ad altre due grandi occasioni per la sua carriera, Napoli e Juve, dopo l’Inter.

 

EPILOGO
Il costante epilogo che riguarda tutte le trattative che includono Samardzic, spinge l’opinione pubblica all’ironia spicciola, ma all’orizzonte sta per aprirsi un’altra opportunità: questa volta alla finestra c’è la Lazio di Claudio Lotito e in molti già fantasticano suI meravigliosi spunti che avrebbe potuto regalare una cena tra il presidente biancoceleste e il papà di Samardzic, alla ricerca di una possibile intesa. Le due parti, invece, non arriveranno mai a sedersi allo stesso tavolo, vista l’incolmabile distanza tra Udinese e Lazio.

Arriviamo al presente, dopo tutti questi bocconi amari mandati giù a fatica da Samardzic, nel suo destino si presenta il Milan di Ibrahimovic e Fonseca. Un raggio di sole nella cupa attesa dell’occasione giusta. E qui nasce il simpatico paradosso: il club che ha condotto la battaglia contro le alte commissioni, alle prese con Mladen Samardzic, che in merito ai proventi non è mai sembrato particolarmente accomodante. Questa volta magari sarà diverso, alle spalle ci sono dei precedenti che forse indurranno il papà del centrocampista a considerazioni più profonde.

Il progetto è senza dubbio serio, i rossoneri cercano una mezzala di qualità e sono disposti a mettere sul piatto una ventina di milioni di euro. Da Udine per adesso fanno sapere che ne serviranno almeno 25, in ogni caso la distanza è tutt’altro che considerevole. Difficile immaginare in che modo il giovane Lazar stia approcciando a questa opportunità, visto che più volte il ragazzo è stato malamente disturbato proprio nel mentre di un bellissimo sogno. Il Milan è una concreta realtà, certo, siamo agli inizi, con il club rossonero che sta lavorando sulle basi che dovranno poi sostenere l’operazione.

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