Thiago Motta, la Juve torna a pensare in grande: in arrivo un rinforzo per reparto
Al via il nuovo corso targato Thiago Motta, ieri pomeriggio la Juventus ha presentato l’allenatore in conferenza stampa, con accanto l’amministratore delegato, Maurizio Scanavino e il direttore sportivo, Cristiano Giuntoli. L’allenatore ha cancellato tutta la prudenza del passato con l’entusiasmo di chi non vede l’ora di potersi assumere tutte le responsabilità, forte del sostegno di una società che sta operando molto bene sul mercato e che gli regalerà ancora altri colpi: «Ho la convinzione che oggi si possa aprire un ciclo interessante. Sono arrivato nel momento giusto e sono contento di far parte di questo nuovo ciclo».
Il passato è ormai a distanza di sicurezza, nel mirino della Juventus solo presente e futuro, cui approcciarsi con uno spirito diverso. Quando Motta parla di “momento giusto”, fa riferimento al timing della scelta. Forse in un altro momento non se la sarebbe sentita, ma la Torino bianconera era ormai satura e aperta al cambiamento. Insomma, trova l’ambiente ideale per avviare l’era del rilancio: «Se sento la responsabilità del ruolo? Voglio competere con chiunque e la pressione è uno stimolo in più». Uno stimolo che anche Dusan Vlahovic dovrà imparare a gestire con maturità: «La critica fa parte del lavoro e va accettata, è un grande giocatore, ma il talento ha bisogno della squadra e di uno spirito di gruppo. Quando tutto questo funziona, allora i talenti emergono senza difficoltà. Non ho dubbi sul fatto che se la Juventus girerà bene, tutti faranno una grande stagione».
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IL MOTORE DELLA SQUADRA
E allora giusto partire da quello che solitamente viene definito sempre il motore di una squadra, il centrocampo, reparto che la Juventus si appresta a rivoluzionare: «I miei centrocampisti devono saper fare tutto, difendere e attaccare, andare a contrasto e fare gol.
Tutti i centrocampisti che abbiamo o che avremo, potranno essere in grado di fare tutto, come Douglas Luiz. È un calciatore completo che si adatterà al nostro tipo di gioco. Lui può fare anche il difensore». Bandito invece il discorso mercato, Thiago Motta è stato perentorio: «Non parlo di calciatori non miei», ha liquidato così anche la domanda su Koopmeiners.
Sul tema mercato, invece, qualcosa in più ha detto Cristiano Giuntoli, il quale ha salutato Rabiot e annunciato altri tre colpi, uno per reparto: «Ci tenevo a dire questo. Ringrazio Rabiot, il 30 giugno è scaduto il contratto, gli auguriamo un felice futuro. Vorremo puntellare ancora la quadra con un calciatore per reparto, per offrire all’allenatore il massimo rispetto al nostro operato».
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Ufficializzato, dunque, l’addio al centrocampista francese, che non ha ancora comunicato nulla in merito al proprio futuro. Intanto, ieri, ha svolto le visite mediche Juan Cabal. Il difensore è stato soffiato all’Inter con un blitz serale nella giornata di martedì. I bianconeri si assicurano il colombiano versando circa 12 milioni di euro nelle casse del club scaligero. Cabal rientra nel novero di quei calciatori che possono rivestire più ruoli: Terzo di difesa o anche esterno, all’occorrenza.
La nuova Juve non si nasconde, questa è l’altra netta differenza rispetto al recente passato ed è stata marcata dall’amministratore delegato, Maurizio Scanavino: «La prossima sarà una stagione in cui vogliamo essere competitivi al massimo in ogni competizione, senza porci limiti. In campionato l’obiettivo minimo è la qualificazione in Champions».
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ACQUISTI ECCELLENTI
E allora ci sarà ancora tanto spazio per il mercato, ancora aperto a cessioni e acquisti eccellenti. Soulé è un obiettivo dichiarato della Roma, il calciatore preferisce i giallorossi al Leicester e adesso si attende che il club capitolino si presenti con un’offerta formale. La Juventus procederà quindi spedita verso il difensore, l’obiettivo numero uno è Jean-Clair Todibo, difensore del Nizza che Giuntoli vuole in aggiunta a Cabal. Un po’ più lunga la questione che riguarda Koopmeiners: Percassi ha mandato i primi messaggi, infastidito dai contatti tra i bianconeri e l’olandese. I bianconeri hanno sempre considerato l’operazione “fattibile” a fronte di un investimento di una cinquantina di milioni, ma da Bergamo fanno sapere che non si può chiudere a meno di 60. Infine si attende che Federico Chiesa apra all’addio, per adesso l’ex viola è in attesa della giusta opportunità e considera sempre l’estero come prima scelta.