Leo Messi criticato? Javier Milei fa calare la mannaia: ecco chi caccia, un caso clamoroso
Il video pubblicato da Enzo Fernandez con di mezzo i cori razzisti che hanno ripreso alcuni giocatori dell’Argentina, compreso Leo Messi, non sono passati inosservati. Sul pullman di rientro dalla vittoria della Copa América, il centrocampista ex Benfica si è ripreso insieme ad altri compagni mentre cantava un coro razzista contro la Francia. Questo dice: “Giocano per la Francia ma vengono dall’Angola correranno bene, gli piace sc…. con i trans — il coro —. La madre è nigeriana, il padre cambogiano, ma sul passaporto c’è scritto: francese”. Un episodio scandaloso e fuori dal normale, che ha inevitabilmente mobilitati i piani alti della FFF, la Federcalcio francese, pronti a sporgere denuncia per l’accaduto. Intanto anche in Argentina i vertici del Paese non hanno affatto gradito.
Tutto è nato dalle parole pronunciate in diretta alla radio da Julio Garro, Sottosegretario allo Sport nel governo argentino, riferendosi a Messi. "Penso che come capitano dovrebbe uscire a chiedere scusa", ha detto. Leader politico vicino all'ex presidente Mauricio Macri, è stato coinvolto nella polemica durante un'intervista rilasciata mercoledì 17 luglio alla stazione radio Urbana Play. Le sue parole hanno creato polemiche e anche reazioni positive in suo favore. A nulla è servito il successivo ‘chiarimento' dello stesso Garro, che quando ha capito di aver fatto un errore capitale ha provato a negare su Twitter: "Smentisco categoricamente di aver chiesto le scuse di Messi — le sue parole —. Sarebbe una mancanza di rispetto verso chi ci onora stabilmente delle sue qualità umane e sportive”. Ma la gaffe era oramai commessa ed era troppo tardi pe rimediare.
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Garro ha così rilasciato altre dichiarazioni in una intervista a Radio La Red in cui ha affermato che le sue parole erano a titolo personale e che non esprimevano in alcun modo una posizione ufficiale. Ma ormai era troppo tardi, dato che è stato allontanato dal presidente della Repubblica argentina Milei. "L'Ufficio del Presidente riferisce che nessun governo può dire cosa commentare, cosa pensare o cosa fare alla Nazionale argentina, Campione del Mondo e Due volte Campione Americano, o a qualsiasi altro cittadino — si legge nella nota dell’Ufficio corrispondente —. Per questo motivo Julio Garro non è più Sottosegretario allo Sport della Nazione”.
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