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Parigi 2024, dalla break dance all'arrampicata: tutte le nuove sfide olimpiche

Claudio Savelli
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Ai Giochi Olimpici non c’è posto per tutti gli sport dell’universo mondo, per questo esiste una rigida selezione all’ingresso. Il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) li deve valutare e testare in quella che viene considerata la prova generale degli World Games, i Giochi Mondiali, una sorta di laboratorio di sperimentazione per verificare che gli sport abbiano il giusto seguito e siano appetibili prima di passare alle selezioni olimpiche. Due cose sono certe. La prima è che ogni nuova disciplina debba essere approvata almeno sette anni prima dell’edizione in cui verrà inserita. La seconda è che una piccola quota “sport pazzi” è assicurata a ogni città ospitante. Anche Parigi avrà la sua. E forse è perfino più generosa che in passato, segnale dell’apertura del CIO verso gli sport che piacciono ai giovani più giovani, «l’esercito del surf», come cantò Piotta.

Il surf, infatti, non è uno sport matto di per sé- anche se un po’ devi essere matto per cavalcare le onde, con tutta la fatica che si fa, diciamocelo- sarà una delle nuove discipline a Parigi 2024. Oddio, non proprio a Parigi: le gare di surf si terranno nella Polinesia francese, a più di 15mila chilometri dalla capitale. Diventerà la gara olimpica più distante di sempre dalla città organizzatrice. Sono state scelte le acque davanti a Teahupo’o, un piccolo centro abitato sulla costa sud-occidentale di Tahiti non solo perché lì vive la maggioranza degli abitanti della Polinesia francese, ma anche perché le onde sono tra le più spettacolari e difficili al mondo. Il CIO cerca di garantire per ogni edizione sport in linea con le tradizioni e gli usi della città, del paese e del continente ospitante. Rispetto a Tokyo, ad esempio, è stato cancellato il karate, mentre il baseball e il softball torneranno solo a Los Angeles 2028 visto che in Francia e in Europa non sono popolari.

 

 

A Parigi, semmai, si pratica la break dance più o meno ovunque, c’è una cultura radicata della danza di strada, quindi è stata proposta e introdotta. Si chiamerà “breaking” ed è la vera novità dell’edizione, una prima volta assoluta nella storia dei Giochi. Di fatto è una gara di improvvisazione. Il regolamento prevede 16 uomini chiamati Bboys e 16 donne chiamate Bgirls sfidarsi utilizzando una combinazione di mosse, rotazioni, sequenze di passi e posizioni acrobatiche su una base musicale scelta da un dj al momento. Praticamente come in discoteca, ma con in palio le medaglie olimpiche. Lo stesso ragionamento ha portato alla conferma del basket 3x3, ovvero tre contro tre in una sola metà campo con un solo canestro. È considerato lo sport urbano numero uno al mondo, il vero basket da strada giocato al campetto con la musica ad alto volume. Uno dei motivi per cui la Francia è ormai la seconda potenza mondiale della pallacanestro è il basket 3x3.

Allora hanno ragione quando dicono che a calcio in Italia non vinciamo più perché «non si gioca più in strada»? No, ma una piccola parte di verità c’è. Altra disciplina matta è l’arrampicata sportiva, soprattutto se si considerano i format. C’è il “bouldering” in cui gli atleti scalano pareti di 4,5 metri senza corde. Lo “speed” che è una corsa contro il tempo a eliminazione su una parete di 15 metri inclinata di cinque gradi. E il “lead” in cui si arrampicano più alto che possono senza aver prima visto la cosiddetta via. È molto televisiva ed è stata introdotta per attrarre le nuove generazioni. Il 39% degli oltre 25 milioni di scalatori in tutto il mondo ha meno di 18 anni. Motivo per cui dalle prossime edizioni dobbiamo aspettarci gli eSports, i videogiochi, sì, proprio loro.

 

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