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Jannik Sinner: "Fuori dal campo i momenti più duri", cos'è successo dopo il malore

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“Non mi sentivo bene già dalla mattina, ho cercato di fare qualcosa con il mio fisioterapista. Non so se sia influenza, ma non mi sentivo bene”. E alla fine, purtroppo, Jannik Sinner ha dovuto dire addio a Wimbledon, dopo aver perso al quinto set contro Daniil Medvedev. Un match caratterizzato da troppi alti e bassi per l’altoatesino, caduto ai quarti di finale e costretto a un break di 10 minuti per giramenti di testa: "È stata dura e sono uscito dal campo — il suo racconto in conferenza stampa dopo il match — In realtà non volevo andarmene, ma il fisioterapista mi ha detto che era meglio prendermi un po' di tempo perché mi osservava e non sembravo in forma per giocare. Stavo lottando. Non è stato un momento facile. Ho provato a combattere con quello che avevo oggi. Non ho vomitato. Ma ho impiegato un po' di tempo perché avevo le vertigini. Fuori dal campo forse ho avuto i momenti più difficili".

La domanda rivolta a Jannik dalla stampa, a questo punto, è se avesse potuto gestire meglio la sfida. Una domanda “che mi faccio e devo trovare la risposta". Nonostante il k.o.: "Ho provato a fare il massimo, ma Daniil ha giocato una grande partita, ha giocato molto bene nei momenti importanti e ha fatto la differenza”. Il sorriso per l’Italia del tennis è arrivato comunque: per le semifinali conquistate da Jasmine Paolini (numero 7 del ranking), che giovedì se la vedrà contro la croata Donna Vekic, attuale numero 37 del sedino Wta: "Sono molto felice per Jasmine — le parole di Jannik — Una semifinale qui è speciale, lei sta facendo una grande stagione. Ora tocca a Lorenzo (Musetti, impegnato mercoledì pomeriggio nel match contro Fritz, ndr) e se la può giocare. Spingiamo il nostro tennis".

 

 

Nella successiva intervista a Sky, Sinner ha parlato del suo futuro prossimo: "Avendo 22 anni puoi prevenire un raffreddore o un'allergia, ma una cosa così no — le parole di Sinner — Comunque ora devo riposare per le Olimpiadi, poi devo essere al top per gli US Open. Per me contano solo i grandi tornei e dobbiamo fare in modo di avere il picco nei tornei importanti".

 

 

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