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Euro 2024, il ministro Abodi sulla Nazionale: "Una disfatta, resa sportiva e morale"

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Sulla debacle della Nazionale agli ultimi Europei in Germania ora entra, a gamba tesa, anche il governo. Sabato pomeriggio l'Italia del ct Luciano Spalletti ha perso agli ottavi 2-0 contro la Svizzera, coronando nel peggiore dei modi una spedizione desolante sotto tutti i punti di vista. E il ministro dello Sport Andrea Abodi, intervenuto nel corso di "Non Stop News" su RTL 102.5, intervistato da Enrico Galletti, Giusi Legrenzi e Massimo Lo Nigro, ha speso parole durissime che chiamano in causa i giocatori, il selezionatore e probabilmente anche il presidente della Figc Gabriele Gravina.

"Ero a Berlino e quindi ho vissuto in presa diretta l'amarezza di una disfatta, di una resa incondizionata che non è stata solo sportiva ma anche morale. Non c'è stata reazione, non c'è stato un lampo, uno sguardo di quelli che nello sport si vedono soprattutto nei momenti difficili. Bisogna tirar fuori la forza morale che la maglia azzurra deve ispirare e che chi la indossa deve poter rappresentare. La partita ormai è chiusa, siamo tornati a casa, ma la cosa che mi ha sorpreso è la ricerca di responsabilità altrui".

Nè Spalletti né Gravina, all'indomani del fallimento, hanno parlato di passi indietro o dimissioni, rilanciando con l'obiettivo dei Mondiali 2026 che di disputeranno in Nord America. Il dubbio di molti, però, è se il ct e la dirigenza federale sarà in grado di dare una nuova spinta a una squadra apparsa svuotata, sfiduciata, slegata. Non a caso nelle ultime ore si parla insistentemente dell'addio di Gigi Buffon, il capodelegazione che potrebbe essere l'unico a pagare per il disastro tedesco.

"Penso che di fronte alla sconfitta il primo fattore che deve emergere sia l'autocritica e da qui ripartire - sottolinea non a caso il ministro Abodi -. È troppo facile guardare le responsabilità degli altri. Ancora una volta lo sport insegna ad assumersi le responsabilità direttamente e non a trasferirle. I giocatori che vanno in campo lo sanno perfettamente, non posso immaginare che non abbiano avuto la capacità di riavvolgere il nastro, rivedere la partita e capire dove si è sbagliato. Tra l'altro non si tratta di errori singoli e tattici, la Nazionale sembrava assente moralmente. Questo deve smuovere riflessioni, così che possa esserci un punto e accapo". 

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