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Cristiano Ronaldo sbaglia il rigore e piange davanti alla mamma

Roberto Tortora
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E così anche i “cristiani ronaldi” piangono. È una delle lezioni che ci lascerà, vada come vada, questo Euro 2024 in Germania. Già, perché nell’ottavo di finale di Francoforte tra Portogallo e Slovenia abbiamo assistito ad una scena cui mai, francamente, avremmo pensato.

Lui, il dio del pallone, l’uomo-atleta, la macchina da competizione, l’individualista per eccellenza dei giochi di squadra, l’hombre vertical, l’eterno Cristiano Ronaldo ha squarciato il velo robotico che lo avvolge ed è scoppiato in un pianto fragoroso, come l’ultimo dei bambini spaventati da un brutto sogno. Il tutto accade al minuto 105 della partita tra la squadra lusitana e l’undici di Josip Ilicic e compagni. Ci sono voluti, infatti, i supplementari e serviranno poi anche i rigori per stabilire chi andrà ad affrontare la Francia venerdì ad Amburgo. 

 

 

 

Nei 90’ CR7 ci ha provato in tutti i modi a segnare, ma nonostante le occasioni, il pallone non ne ha voluto sapere di entrare. Fin quando, al centocinquesimo appunto, un’iniziativa brillante di Diogo Jota non porta alla concessione del calcio di rigore in favore del Portogallo da parte di Orsato. Sul dischetto, ovviamente, va lui, Ronaldo, con l’occasione di segnare al sesto europeo di fila e incrementare il suo lenzuolo di record. La rincorsa è giusta, il tiro è forte e piazzato… ma di fronte c’è Jan Oblak, uno dei portieri più forti e sottovalutati di sempre, che conosce bene Ronaldo per averlo affrontato tante volte nella Liga. Il portiere sloveno sobbalza e intuisce il tiro dell’avversario, vanificando l’occasione madre per il Portogallo di portarsi davanti. E già lì Ronaldo si raccoglie la testa nelle braccia in segno di sconforto.

Quando, poi, l’arbitro fischia la fine dei supplementari, ecco che CR7 scoppia in un pianto fragoroso e coinvolgente, che impietosisce anche i compagni di squadra, in primis Bruno Fernandes che corre ad abbracciarlo e consolarlo, come se si rivolgesse ad un ragazzino della Primavera che ha sbagliato uno stop. Le telecamere indugiano su di lui, il momento è storico: anche Cristiano Ronaldo ha un cuore!

E non solo, di rimando l’inquadratura vola sugli spalti a catturare la mamma di CR7, Maria Dolores dos Santos Aveiro, la donna che lo ha cresciuto praticamente da sola e che, in quel momento, di “dolores” ne ha tanto, nel vedere suo figlio disperato. Per fortuna, la storia e il destino di Portogallo-Slovenia doveva ancora compiersi. Alla lotteria dei calci di rigore Ronaldo ci riprova e stavolta si toglie un peso segnandolo il suo penalty, nonostante Oblak avesse ancora indovinato l’angolo. Ed è grazie a Diogo Costa, che para tre rigori su tre, e al tiro finale di Bernardo Silva che finalmente il Portogallo tutto, da Francoforte a Lisbona, può esultare per lo scampato pericolo. Si va ad Amburgo Cristiano, a caccia di Mbappé e di un sorriso che vale una semifinale.

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