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Euro 2024, Spalletti e la mossa estrema prima della Svizzera: "Siediti qui, dobbiamo parlare"
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"Bisogna avere il coraggio di dare spazio a chi merita". Con questa frase, in conferenza stampa pre-match, il ct dell'Italia Luciano Spalletti ha di fatto consegnato nelle mani di Nicolò Fagioli le chiavi della Nazionale, che questa sera contro la Svizzera a Berlino si giocherà l'accesso ai quarti di finale degli Europei in Germania.
Una scelta non banale, quella del "mago di Certaldo", e rischiosa anche se il tribolatissimo girone di qualificazione ha testimoniato come agli azzurri serva un cambio di passo a centrocampo. E il regista della Juventus è l'unico, insieme a un Jorginho fin qui in ombra, ad avere qualità nei piedi e fosforo nel cervello per provare a far girare meglio la squadra, lasciando via libera all'altro Nicolò, l'interista Barella, e al suo pezzo forte, le incursioni nell'area avversaria sgravandolo da troppe incombenze in mediana.
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Il rischio non è dunque tanto tecnico, quanto psicologico: saprà Fagioli reggere la pressione di un match decisivo, da dentro-o-fuori (il primo, perché contro la Croazia avevamo comunque due risultati utili su tre per qualificarci), dopo una stagione passata ai box per la squalifica dello scandalo scommesse e già accolto al momento della convocazione da scetticismo, stupore quando non direttamente indignazione?
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Spalletti ne è convinto e il Corriere della Sera ricorda come lo scorso 14 maggio, quando Fagioli era a Roma per la finale di Coppa Italia (vinta) tra Juve e Atalanta, fu proprio l'allenatore ad avvicinarlo. I due erano nello stesso hotel della Capitale e il ct, già intenzionato a chiamarlo pur essendo il centrocampista ancora squalificato (sarebbe rientrato in campo pochi giorni dopo), si presenta così: "Siediti qui, dobbiamo parlare". Cosa si siano detti nel dettaglio, non si sa. Forse il senso di quella chiacchierata si scoprirà all'Olimpiastadion stasera, in campo.
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