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Euro 2024, scatta la caccia alla spia dell'Italia: il gravissimo sospetto di Spalletti

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Il gol di Zaccagni all’ultimo secondo ci ha portato agli ottavi contro la Svizzera (il match è in programma sabato alle 18 all’Olympiastadion di Berlino), ma Luciano Spalletti di sorridere non ne aveva per nulla voglia lunedì.

L’applauso sotto la curva è l’unico gesto distensivo prima di tanto nervosismo. In particolare nella mala risposta al giornalista, che gli chiedeva se alla parola “patto”, alla base della rivoluzione tattica, la rivoluzione ha preso un’altra piega, con una risposta perentoria: “Io parlo sempre con i giocatori, che state dicendo…”, prima delle scuse che ha rivolto al reporter in piena notte. Secondo La Stampa, il c.t. toscano è nervoso perché convinto che qualcuno parli, magari in quello che chiama ambiente. Per questo ha deciso per il campo blindato a Iserlhon (la sede del ritiro azzurro) d’ora in avanti, per lavorare nel più completo isolamento possibile, senza pensare che ad ogni curva possa spuntare una spia che faccia perdere le energie. 

 


L’Italia di Spalletti avrà tutto il tempo per preparare la sfida con la Svizzera, anche se qualche sorriso in più, secondo La Stampa, avrebbe l’effetto di disinnescare pericolose trappole. Intanto contro la Croazia "abbiamo fatto cose illogiche, e dobbiamo evitarle”, è stata la sua motivazione per un risultato arrivato solo all’ultimo e sofferto. Il resto meglio lasciarlo stare. Nel frattempo Spalletti si è scusato in piena notte con il giornalista, secondo la mediazione del presidente della Figc, Gabriele Gravina. Da oggi, mercoledì 26 giugno, gli Azzurri sono già al lavoro, con Spalletti diviso tra la caccia alla spia e una formazione ideale che ancora non c’è.

 

 

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