Euro 2024, tatuaggi, "reveal", moglie star: Zaccagni principe azzurro-tamarro
Se non avesse fatto il calciatore e fosse nato negli Usa, sarebbe stato un perfetto interprete di Jersey Shore, il “tamarrissimo” reality show dove otto giovani, in buona parte italo-americani, vengono filmati nelle loro vacanze estive super-trash. Rimanendo in Italia (il protagonista di questo articolo è nato 29 anni fa a Cesena) sarebbe stato un perfetto protagonista di Uomini e donne nel ruolo di un tronista pieno di tatuaggi. Stiamo parlando di Mattia Zaccagni, ultimo (sperando che diventi, già sabato sera dopo la Svizzera, il penultimo) eroe calcistico dell’Italia pallonara. Il suo gol alla Croazia (a Lipsia) a sette secondi dal fischio finale di una partita interminabile (otto minuti di recupero, con relative, scontate e forse giuste polemiche dei croati) lo ha portato al centro della ribalta dove, da sempre, gli piace stare. Al di là delle dichiarazioni classiche post-partita: «Ho tirato senza pensare, è una sensazione immensa, che porterò sempre con me. Abbiamo giocato un grandissimo secondo tempo, Calafiori mi ha dato una gran palla, il pari ce lo siamo meritati.
Spalletti è stato bravo a creare questo gruppo, dobbiamo ripagarlo», Zaccagni è uno che ama essere sempre protagonista (come gran parte dei suoi compagni calciatori) e lo fa alla sua maniera, sia quando si parla di pallone che di vita privata. Cresciuto col mito di Alex Del Piero. È stata per lui una grande emozione, quando nel dopo partita, post-Croazia, gli sia stato ricordato che la sua rete dell’1-1 ricorda molto il mitico gol che lo juventino fece alla Germania nella semifinale del Mondiale 2006. «Avevo il suo poster in cameretta. Alex era il mio idolo», ha rivelato con un sorriso felice stampato in volto. E ieri, inoltre, l’azzurro ha fatto sapere che nella notte tra lunedì e martedì si è sentito con Del Piero al telefono: «Era molto felice per me, mi ha detto di continuare così». Zaccagni sta passando un periodo positivo. Convocato agli Europei, dopo essere stato in ballottaggio, a segno col primo gol in Nazionale che, di diritto entra nella storia dei colori azzurri, e a luglio inoltre diventerà padre di una bambina, la secondogenita. La madre è famosa quanto lui: è la “bombastica” influencer Chiara Nasti (due milioni di follower sui social). I due sono in piccolo, e con la speranza che non finisca alla stessa maniera, i Ferragnez del calcio italiano. Zaccagni è un grande amante dei tatuaggi e dei look più particolari, come il biondo platino che compare ogni tanto sui suoi capelli.
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Un look come molti suoi colleghi che una volta si sarebbe definito da tamarro. Ma questo non conta poi tanto perché ai tifosi Zaccagni piace così. È uno dei calciatori più talentuosi del nostro campionato con la maglia della Lazio, dopo anni di gavetta nei campionati minori e l’esplosione a Verona. Lui e la moglie sono spesso al centro dell’attenzione, ai limite del kitsch Il primo figlio (battezzato Thiago, due anni a novembre) è stato protagonista involontario di quello che viene chiamato gender reveal party: un party per annunciare il sesso del nascituro o nascitura. Solo che Zaccagni-Nasti (Zaccagnasti, si potrebbero ribattezzare per rimanere in tema Ferragni-Fedez) lo fecero con una festa allo stadio Olimpico, affittato per l’occasione con la scritta “it’s a boy” apparsa sul maxischermo dello stadio. Una scelta di grande impatto mediatico di un evento privato che si è ripetuta anche quando il calciatore ha chiesto in sposa la sua fidanzata. La coppia era a cena a lume di candela, vista mare, quando ad un certo punto Zaccagni si è inginocchiato tirando fuori un cofanetto. Alla vista dell’anello Chiara Nasti si è inginocchiata e abbracciando il fidanzato ha pronunciato uno squillante “sì”. Scena poi doverosamente pubblicata sul canale Instagram dalla stessa influencer. Situazioni che spesso rischiano di attirare polemiche e commenti poco carini sulla presunta poca discrezione della coppia, ma Zaccagni in questo momento è il principe azzurro in tutti i sensi e sai che importa a tifosi e fan se sia anche un po’ tamarro.
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