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Calha fa infuriare l'Inter, ma sui social dice: "Resto"

Claudio Savelli
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Il triangolo sì, l'avevano considerato in casa Inter visto che l'interesse del Bayern per Hakan Calhanoglu risale a tre mesi fa. Ora si entra nel vivo: il club bavarese ha intensificato il corteggiamento al turco che, a sua volta però ha annunciato tramite Instagram di essere, «estremamente felice all'Inter. Il rapporto che condivido con il club e i nostri incredibili tifosi è davvero speciale. Insieme abbiamo raggiunto traguardi significativi e sono entusiasta di poter vincere ancora più trofei con l'Inter in futuro». Una dichiarazione di "amore" che allontana le sirene bavaresi. D'altronde il Bayern non si è ancora fatto sentire ufficialmente con il club campione d'Italia, ma ha interagito con gli intermediari. L'Inter sapeva del corteggiamento dei bavaresi perché il turco ne avrebbe dato conto da subito a Marotta e Ausilio, in nome del rapporto di stima e rispetto che lega il calciatore ai dirigenti nerazzurri. Annessa alla notizia, avrebbe anche espresso la volontà di restare a Milano, ad una condizione: che il contratto venisse allineato a quello offerto dal Bayern. Quindi allungato di un anno, dal 2027 al 2028, e magari ritoccato di un milione attraverso i bonus, ovvero dai quasi 7 netti a stagione attuali agli 8 proposti dai bavaresi. Risposta negativa: il rinnovo è stato firmato soltanto un anno fa ed è già al massimo possibile, considerando che Barella, vicecapitano di tre anni più giovane, ha accettato qualcosa in meno. E le parole al miele del turco, giunte in serata, sembrano far propendere che abbia abbassato la "cresta" nei confronti della società. L'Inter rimane comunque in allerta, nonostante le nuove intenzioni del centrocampista nerazzurro, e al giusto prezzo l'affare si potrebbe perché Calhanoglu ha ormai 30 anni. Ma qual è il giusto prezzo? La sensazione è che arrivi un'offerta da 30-35 milioni a fronte di una richiesta di 65-70, ma anche che, trattando, ci si possa trovare a metà strada, diciamo 45-50 più bonus.

Sulle scrivanie dei dirigenti nerazzurri c'è già una corposa lista di possibili obiettivi in caso il turco faccia marcia indietro nonostante il ramoscello d'ulivo di ieri sera, nella consapevolezza che un regista costa mediamente più di una mezzala (vedi l'occasione Kephren Thuram, fratello di Marcus, vicino alla Juventus) perché è più raro. L'idea di proporre a Zielinski lo stesso percorso offerto a Calhanoglu è tutta da verificare sia con il giocatore sia con Inzaghi, e nel caso si anticiperebbe l'arrivo del 22enne americano Tessmann dal Venezia, considerato- a ragione- un gioiello. Dunque, ecco qualche nome buono probabilmente già in lista: Varela, 22enne argentino del Porto, quotato 35 milioni; Zubimendi, 25enne spagnolo della Real Sociedad (affrontata dall'Inter in Champions), quotato 50 milioni; Schouten, 27enne olandese ex Bologna ora al Psv, quotato 28 milioni. Facile dire Ederson e Koopmeiners dell'Atalanta, piacciono pure ai muri, ma il primo non è in vendita e il secondo ha costi "da Premier". Peraltro sono difficilmente inquadrabili in mezzo ai tre di centrocampo, e lo stesso vale per Kovacic, retribuito con un ingaggio fuori portata al City. Irraggiungibile ormai Hjlumand, 24enne danese ex Lecce blindato dallo Sporting, a meno di offerte che vanno oltre quanto l'Inter incasserebbe eventualmente da Calhanoglu.

 

 

È vero, allora, che inizia a muoversi il mercato finora rallentato dagli Europei. Il Bologna si assicura Holm (24 anni), non riscattato dall'Atalanta dallo Spezia, per 7 milioni. Atalanta che si avvicina a Zaniolo (24) dall'Aston Villa, anche se la Fiorentina sta provando a inserirsi visto l'offerta da 15 milioni degli inglesi per Kayode (19), proponendo però Amrabat (27) di ritorno dal Manchester United. United che tratta con l'agente di Zirkzee (23) e costringe il Milan a valutare le alternative: Guirassy (28) dello Stoccarda e Dovbyk (27) del Girona riprendono quota perché hanno clausole rescissorie rispettivamente da 17,5 e 40 milioni.

 

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