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"Lewis Hamilton condannato a morte dalla Mercedes": l'accusa terremota il circus

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Ancora una email anonima a terremotare la Formula 1. Ma in questo caso la vicenda non riguarda la Red Bull, bensì il team Mercedes. Mentre Lewis Hamilton torna protagonista in pista - in Spagna la sua Mercedes fa registrare il miglior tempo nelle libere - ecco che nel paddock si parla di lui proprio per la email anonima. Nel mirino, secondo quanto riportato nel testo, ci sarebbe proprio il britannico: nella missiva elettronica viene denunciato un presunto sabotaggio della Mercedes ai danni del sette volte campione del mondo, che la prossima stagione si sa passerà in Ferrari. 

Una vicenda che richiama lo scandalo che aveva investito il team principal della Red Bull Chris Horner, con la diffusione delle chat tra lo stesso boss dei campioni del mondo e una dipendente che aveva accusato lo stesso Horner di molestie. Nel caso-Hamilton le accuse sarebbero partite dall'indirizzo di posta elettronica di un dipendente Mercedes: a rivelarlo il Daily Mail. Il punto è che il testo di quella mail ha poi fatto il giro del circus. 

"Alcuni di noi nel team sono scontenti del sabotaggio sistematico di Lewis e della sua macchina, della sua strategia gomme, delle tattiche di gara e delle ripercussioni collegate alla sua salute mentale. Lewis è tagliato fuori e stanno accadendo alcune cose subdole di cui le persone devono essere informate", si legge nella email anonima. E ancora: "Fate le domande e la verità verrà a galla, troverete tutto nei dati. Con l'eccezione di Bono (Peter Bonnington, ingegnere di pista di Hamilton, ndr) e di quelli che amano Lewis, tutti gli altri sono su un sentiero pericoloso che potrebbe essere rischioso per la vita di Lewis, degli altri piloti e persino del pubblico. La strategia di montargli gomme fredde è una condanna a morte", conclude il testo anonimo.

 

La Mercedes da par suo ha respinto ogni accusa, e il capo della scuderia Toto Wolff, furibondo, ha denunciatoalle autorità tedesche il testo. "Bisogna fermare questi abusi online - ha detto Wolff a Sky -. Nessun complotto. Vogliamo avere successo con il pilota più iconico che questo sport abbia mai avuto. Abbiamo avuto il privilegio di lavorare con Lewis che è un pilota incredibile e una grande personalità che attraversa gli alti e bassi come qualsiasi altro sportivo. Rispetto le ragioni per cui è andato alla Ferrari. Non c'è nessun rancore. La relazione nel team è positiva. Quindi ogni commento dall'esterno su ciò che sta accadendo nel team è semplicemente sbagliato". 

Anche Hamilton, da par suo, non sembra dare credito alle accuse: "Se si guarda al passato, siamo sempre stati una squadra forte, abbiamo sempre lavorato molto duramente insieme. Facile farsi prendere dalle emozioni. Abbiamo bisogno di sostegno, non di negatività. L'obiettivo è vincere ma questo dipende da tante cose", conclude il futuro ferrarista.

 

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